⦿ Ultim'ora

Vertice Parigi non produce nulla. Rubio: se non c’è accordo volteremo pagina: “Non è la nostra guerra”. Mosca: irrealistica tregua in Ucraina

“In uno scenario di grande tensione mondiale, anche tra Stati Uniti ed Europa, è stata un’occasione importante”

Lo ha sottolineato il presidente francese Emmanuel Macron, durante gli incontri ristretti e riunioni allargate di ieri all’Eliseo con il Segretario di Stato americano, Marco Rubio, e l’inviato speciale Usa per il Medio Oriente, Steve Witkoff, arrivati a Parigi per discutere con le controparti europee le richieste del Presidente Trump di porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina e fermare lo spargimento di sangue”. Presenti agli incontri anche il capo di gabinetto di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, il consigliere per la sicurezza nazionale britannico, Jonathan Powell e quello tedesco, Jens Plotner.

Macron ha organizzato il cosiddetto “formato E3” (Francia-Gran Bretagna-Germania) con lo scopo di riportare l’Europa in primo piano al tavolo della pace, dopo essere stata messa ai margini dall’irruzione Donald Trump. “E’ un formato che ha mostrato di funzionare – ha fatto sapere l’Eliseo a fine giornata – e andremo avanti così con un nuovo appuntamento fra una settimana a Londra”. Ma dalle dichiarazioni del Segretario di Stato americano, Marco Rubio, “se non si riesce a finire guerra, volteremo pagina: Non è la nostra guerra”, non sembra che questi colloqui abbiano prodotto nulla di positivo.

Il segretario di Stato americano Marco Rubio, come riporta Cnn, ha affermato che se non sarà possibile porre fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti dovranno abbandonare i loro sforzi e voltare pagina. “Se non è possibile porre fine alla guerra in Ucraina, dobbiamo voltare pagina”, ha detto ai giornalisti prima di lasciare Parigi, aggiungendo: “Non è la nostra guerra. Non l’abbiamo iniziata noi. Gli Stati Uniti hanno aiutato l’Ucraina negli ultimi tre anni e vogliamo che finisca, ma non è la nostra guerra”, ha affermato Rubio. Un modo chiaro per avvertire gli europei che se non la smetteranno di inviare a Kiev armi e soldi, gli Usa li abbandoneranno e li lasceranno da soli a lottare contro la Russia di Putin.

“Non c’è molto tempo per capire se vi siano margini per mettere fine alla guerra in Ucraina” ha sottolineato il segretario di Stato americano, prima di ripartire da Parigi aggiungendo: “Nei prossimi giorni dobbiamo determinare se la pace è possibile”, ha detto ai giornalisti.

Dopo l’incontro di Parigi, il rappresentante permanente della Russia presso l’Onu, Vasily Nebenzia, ha affermato, come riporta l’emittente radiotelevisiva ucraina Suspilne che al momento un cessate il fuoco in Ucraina è irrealistico. Secondo Nebenzia, il cessate il fuoco è ostacolato dalla violazione da parte di Kiev della moratoria sugli attacchi alle infrastrutture energetiche. “Abbiamo tentato un cessate il fuoco limitato per quanto riguarda le infrastrutture energetiche, che non è stato rispettato dalla parte ucraina. Nelle circostanze attuali, parlare di un cessate il fuoco è semplicemente irrealistico in questa fase”, ha detto durante un briefing.

L’ambasciatore russo all’Onu ha anche aggiunto che la Russia vorrebbe che gli europei smettessero di armare l’Ucraina, ma al contrario la maggior parte di essi continua a mostrarsi bellicosa e non vuole la pace, affermazione che ricalca le stesse richieste americane.”Vorremmo che gli europei smettessero di armare l’Ucraina e di incoraggiarla a proseguire il conflitto, convincendola ad accettare le condizioni che porterebbero a risolvere questa crisi”, ha dichiarato Nebenzia al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. “Finora – ha aggiunto – non lo vediamo, né a livello della Commissione europea, né dell’Unione europea, né nei singoli Paesi. La maggior parte di loro è bellicosa. Non vogliono la pace. Vogliono che l’Ucraina continui” la guerra.PubblicitàPubblicità