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Vittoria (RG). Sparatoria in centro, è stato un regolamento di conti, oltre al tunisino altri 3 fermati del luogo


La Polizia di Stato di Vittoria ha sottoposto a fermo di indiziato di delitto C.A. di anni 33, C.G. di anni 26 e M.A. di anni 30, per aver tentato di uccidere esplodendo più colpi di pistola, un tunisino ed aver portato illegalmente in luogo pubblico armi da sparo

M.A. di anni 30, era stato arrestato dalla Polizia di Stato, poche ore dopo i fatti accaduti il 21.11.2019, per la detenzione di un fucile illegalmente portato in luogo pubblico. Il Fermo di indiziato di delitto è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa a seguito delle ininterrotte indagini condotte dalla Polizia di Stato. 

I fatti risalgono alle 15.00 del 21 novembre 2019, quando gli agenti del Commissariato di Vittoria e della Squadra Mobile intervennero in Via Ipperia a seguito di una segnalazione di esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco.

I Poliziotti al momento dell’arrivo non hanno trovato nessuno, ma dopo un sopralluogo, gli investigatori del Commissariato, unitamente alla Polizia Scientifica hanno trovato per terra alcuni bossoli e parte dei proiettili che avevano colpito le vicine case e auto in sosta.

Dopo le prime indagini veniva arrestato, per la detenzione di un fucile clandestino, un tunisino di 28 anni coinvolto nella vicenda. Anche lui aveva preso parte al conflitto a fuoco, in particolar modo, ed aveva sparato con un fucile ma nel contempo era il bersaglio di altri tre soggetti. Dalla ricostruzione dei vari momenti della sparatoria, è emerso che inizialmente solo due soggetti avevano avuto una lite animata davanti casa di uno dei due.

Successivamente, intervenivano gli amici e la situazione precipitava rapidamente. Dopo insulti e spinte, i soggetti coinvolti si allontanavano dai luoghi per poi ritornare armati, chi di fucile e chi di pistola. Alle 15.00, in pieno giorno, i 4 soggetti coinvolti davano vita ad una furibonda sparatoria che solo per pura casualità non ha determinato la morte o il grave ferimento dei partecipanti o di ignari passanti. Quando la Polizia di Stato ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre soggetti che hanno attentato alla vita del tunisino, il Pubblico Ministero presso la Procura di Ragusa ha immediatamente disposto il fermo di indiziato di delitto.

Dopo insulti e spinte, i soggetti coinvolti si allontanavano dai luoghi per poi ritornare armati, chi di fucile e chi di pistola. Alle 15.00, in pieno giorno, i 4 soggetti coinvolti davano vita ad una furibonda sparatoria che solo per pura casualità non ha determinato la morte o il grave ferimento dei partecipanti o di ignari passanti.

A seguito dei gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre soggetti che hanno attentato alla vita del tunisino, il Pubblico Ministero presso la Procura di Ragusa ha immediatamente disposto il fermo di indiziato di delitto.

Poche ore il provvedimento restrittivo, 30 uomini della Polizia di Stato hanno circondato le abitazioni dei tre soggetti assicurandoli alla giustizia. Due dei tre soggetti avevano nelle more cambiato casa perché temevano ritorsioni da parte di soggetti vicini alla famiglia di colui che avevano tentato di uccidere.

La Squadra Mobile ed il Commissariato di Vittoria, al termine di numerose perquisizioni operate, hanno rivenuto una pistola utilizzata di sicuro per esplodere colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del tunisino. Al termine delle attività investigative i poliziotti hanno condotto in carcere i tre destinatari del provvedimento, assicurando alla giustizia gli indagati di un gravissimo fatto reato che solo per una pura casualità non ha generato la morte di innocenti.