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Voto sul Green pass, la Lega ritira emendamenti, Salvini “pronti a votare quelli di Fratelli d’Italia”

Svolta sul decreto Covid all’esame della Camera: non ci sarà il voto di fiducia, i partiti di maggioranza, Lega compresa, ritirano gli emendamenti, ma Salvini annuncia: “pronti a votare le modifiche proposte da Fratelli d’Italia”

Per Matteo Salvini il mancato voto di fiducia al decreto Covid all’esame della Camera, tema divisivo anche all’interno del suo partito, è già un risultato positivo. Tutti i partiti di maggioranza infatti, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti sulla questione del Green pass.

Un mezzo passo indietro di Salvini, che potrebbe salvarsi “in calcio d’angolo”, il leader della Lega infatti ha anticipato che il carroccio potrebbe votare alcuni degli emendamenti critici presentati dall’alleato di centrodestra all’opposizione, Fratelli d’Italia.

“In base a quante nostre proposte verranno accolte ci comporteremo di conseguenza, non è mai stata in discussione la fiducia in Draghi o in questo governo” dice Salvini. “Qualcuno voleva mettere la fiducia, eliminando la discussione in Parlamento. Invece il Parlamento esiste per parlare, per discutere, e quindi già questo è un passo in avanti per quanto ci riguarda”. Il leader della Lega conclude: “Noi abbiamo dimostrato buona volontà ritirando tutti gli emendamenti e trasformandoli in ordine del giorno. E’ chiaro che se ci bocciano le proposte, voteremo di conseguenza. Come Lega stiamo insistendo sui tamponi gratuiti soprattutto per minori, disabili e famiglie con figli, per garantire scuola e università per tutti”.

Una sponda all’ex ministro arriva anche dal fronte governativo, il ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Enrico Giovannini ha rassicurato leghisti e governatori di centrodestra sostenendo che il green pass “non si può imporre anche sul trasporto pubblico locale perché dal punto di vista organizzativo non sarebbe gestibile”.

Tutto parte dal voto a Montecitorio, dove la Lega, diversamente dagli altri partiti di maggioranza, ha votato a favore della richiesta avanzata da Fratelli d’Italia di accantonare gli emendamenti soppressivi dell’articolo 3 del dl, presentati sia dalla stessa FdI che dall’Alternativa c’è. La richiesta di accantonamento è stata respinta con 153 voti di differenza: hanno votato contro l’accantonamento Pd, Iv, Leu, M5s e Forza Italia. hanno invece votato a favore FdI, Lega e Ac. Prima che l’Aula decidesse di non procedere all’accantonamento, la Lega aveva comunque annunciato l’astensione dalla votazione, a scrutinio segreto, degli emendamenti (diversamente da quanto fatto in commissione Affari sociali dove aveva votato a favore) per contribuire a creare un “clima costruttivo”.

Ma il centrodestra sulla questione è diviso, per il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani: “L’economia si sta riprendendo e abbiamo il dovere di assecondare questa ripresa mettendo il maggior numero possibile di italiani in sicurezza. Forza Italia sostiene l’allargamento dell’utilizzo del green pass a tutti i lavoratori, pubblici e privati e riteniamo si debba fare di tutto per arrivare entro i primi giorni di ottobre all’immunità di gregge”. Tajani poi aggiunge : “E’ un obiettivo ambizioso che può, però, essere raggiunto grazie al lavoro del generale Figliuolo e di tutto il personale sanitario italiano che è di altissimo livello”.

Di diverso avviso la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Chi dice no al green pass viene identificato con i no vax, mi pare una cosa paradossale. Il certificato verde non ci mette al riparo dal contagio del virus”.

A favore non solo del green pass e dell’obbligo vaccinale si schiera il leader del M5s Giuseppe Conte:Se si arriverà, alla luce dei dati epidemiologici e delle condizioni che ci saranno, alla proposta di rendere obbligatorio il vaccino non lo escludiamo affatto. In questo momento comunque credo che lo strumento su cui puntare sia il green pass in tutti i luoghi di aggregazione, confronto e affollamento. Prima si chiude la campagna vaccinale, prima metteremo in sicurezza i cittadini e prima ripartirà l’economia”.