La percentuale di missili russi abbattuti dall’Ucraina negli ultimi sei mesi è molto più bassa di quanto non fosse all’inizio del conflitto e per diversi motivi
E’ quanto emerge da un’analisi del Wall Street Journal. Tra le ragioni di questo deterioramento della difesa aerea ucraina, secondo il quotidiano americano ci sarebbe un incremento degli attacchi russi con droni e missili, che utilizzano “armi più difficili da abbattere, come i missili balistici”, oltre che l’esaurimento da parte dell’Ucraina dei “sistemi di difesa Patriot forniti dall’Occidente”.
“Negli ultimi sei mesi, l’Ucraina ha intercettato circa il 46 per cento dei missili russi, rispetto al 73 per cento dei sei mesi precedenti”, anche se la Russia ha lanciato quasi il 45 per cento in più di droni e missili durante questo periodo, ha sottolineato il Wsj, sulla base di un’analisi dei dati quotidiani delle forze armate ucraine.
Ad aprile, il tasso di intercettazione dei missili è sceso al 30 per cento. Mentre l’Ucraina è riuscita ad abbattere l’82 per cento dei droni Shahed, più facili da intercettare, negli ultimi sei mesi ha colpito soltanto il 10 per cento dei missili balistici russi e nessuno dei missili S-300 e S-400 lanciati quest’anno, ha proseguito il Wall Street Journal. “Il Patriot è l’unico mezzo affidabile dell’Ucraina per abbattere missili balistici, S-300 e ipersonici. Ma Kiev ha pochi sistemi Patriot e ha dovuto risparmiare sui suoi missili, anche perché le nuove forniture statunitensi sono state bloccate da Washington”, ha spiegato il quotidiano.