“Possiamo parlare di ciò che è giusto e sbagliato. E dobbiamo anche parlare della realtà della situazione sul campo. Ed è quello che stiamo facendo attraverso la diplomazia, attraverso la diplomazia della navetta, attraverso i colloqui di prossimità”
È quanto ha risposta il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Mike Waltz, intervistato dalla giornalista di Abc News Martha Raddatz, nella trasmissione This Week, quando gli ha chiesto se “le parti dell’Ucraina fortemente popolate da persone provenienti dalla Russia, forse la regione del Donbas, andrebbero a Putin”. Waltz è stato molto chiaro, l’Ucraina dovrà cedere i territori che la Russia controlla militarmente, perché cacciarli sarebbe impossibile.“Sarà parte del territorio per le future garanzie di sicurezza, per il futuro status dell’Ucraina”, aggiungendo: “Martha, dobbiamo chiederci: cosa è nel nostro interesse nazionale? Cosa è realistico? Ne abbiamo parlato con gli europei e con gli ucraini. Scacceremo tutti i russi da ogni centimetro di territorio ucraino, compresa la Crimea? La strategia dell’amministrazione Biden è stata quella di fare tutto il necessario, non importa quale sia la tempistica, che è essenzialmente una guerra infinita, in una situazione in cui stiamo letteralmente perdendo centinaia di migliaia di persone nel giro di pochi mesi. E che potrebbe degenerare in una terza guerra mondiale”.
Sulla domanda della giornalista se il piano con l’Ucraina prevedesse l’accordo sui minerali, qualche forma di coinvolgimento Usa nella sicurezza del paese, l’impegno che il paese non entri nella Nato, il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, ha detto: “Abbiamo parlato, come – come il Segretario alla Difesa ha detto alla Nato – alla ministeriale della difesa della Nato che, sapete, un percorso – un percorso permanente nella Nato, o un’adesione permanente alla Nato per l’Ucraina è estremamente improbabile. E questo non solo secondo gli Stati Uniti. Lo dicono molti altri paesi”. Chiara anche questa risposta, l’Uraina non entrerà nella Nato e a chiederlo oltre agli Usa ci sono altri membri dell’Alleanza.
Secondo quanto riportala testata britannica The Independent, Zelensky e il suo governo hanno capito che sono con le spalle al muro e non potranno opporsi a questo piano, ma hanno posto delle linee rosse che ritengono invalicabili, la principale che cederanno solo i territori e non le parti del Donbass o delle altre regioni che i russi non sono ancora riusciti a conquistare e la cessione sarà a loro dire “momentanea”.
“Nessuna cessione di ulteriori territori, nonostante il desiderio di Putin di ottenere per intero quattro regioni ucraine parzialmente occupate dall’esercito russo dal 2014; la restituzione di migliaia di bambini ucraini rapiti dalla Russia; la restituzione di migliaia di civili illegalmente detenuti dalla Russia, che non sono considerati prigionieri di guerra e quindi non sarebbero inclusi negli scambi di prigionieri di guerra; la necessità di garanzie di sicurezza internazionali, nel caso in cui Putin violasse qualsiasi accordo di cessate il fuoco”. Queste le “linee rosse” fissate dalle autorità ucraine per accettare un accordo di cessate il fuoco con Mosca. Le fonti “di alto livello informate sui colloqui in corso” citate dal giornale online avvertono che c’è poca fiducia che la Russia accetti un accordo ragionevole: “Ci aspettiamo un altro trucco”.