Secondo fonti vicine all’intelligence statunitense, l’Iran avrebbe recentemente consegnato missili balistici a corto raggio Fateh-110 alla Russia per essere utilizzati nella guerra in Ucraina
Da Washington sono sicuri della consegna, mentre Teheran smentisce categoricamente e Mosca tace. La notizia arriva proprio mentre la situazione per l’Ucraina è estremamente delicata, a causa dell’avanzamento costante delle truppe russe nel Donbass e dell’intensificazione degli attacchi missilistici contro infrastrutture ucraine e le reti energetiche, operazioni che in vista dell’inverno, rendendo i danni ancora più devastanti per la popolazione civile. I missili balistici, oggetto delle accuse, rappresentano una categoria di armi sofisticate e potenti, in grado di colpire obiettivi a lunga distanza con precisione devastante. Se confermato, il trasferimento di tali armi alla Russia segnerebbe un salto di qualità nel conflitto.
Inoltre la conferma ufficiale del trasferimento di armamenti balistici dall’Iran alla Russia, rappresenterebbe un’escalation significativa nel conflitto in Ucraina, aumentando le tensioni globali e allontanando ancora di più le prospettive di una risoluzione pacifica. Una conferma è arrivata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha denunciato l’utilizzo di missili balistici iraniani da parte delle forze russe. La Casa Bianca ha espresso la propria preoccupazione attraverso il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Sean Savett, ha ribadito l’impegno degli Stati Uniti e dei loro alleati nel contrastare questo tipo di collaborazione, anche attraverso misure di dissuasione coordinate.
Ovviamente l’Iran, con una dichiarazione rilasciata alla CNN, ha smentito la notizia definendola “disumana”. Teheran ha ribadito la sua posizione contraria al prolungamento del conflitto, invitando la comunità internazionale a cessare il sostegno militare alle parti in guerra. Dichiarazione poco credibile, dato l’accertato utilizzo dei droni Shahed di fabbricazione iraniana, che la Russia utilizza da due anni, per attacchi aerei contro città ucraine.
Tra i missili che l’Iran potrebbe aver trasferito ci sono modelli come il Fateh-110 e il Zolfaghar, entrambi a corto raggio ma con capacità distruttive significative. Il Fateh-110 è un missile balistico a corto raggio con una gittata di circa 300 km, in grado di trasportare testate convenzionali di diverse centinaia di chilogrammi. È noto per la sua precisione e versatilità.
Lo Zolfaghar è un missile balistico più avanzato, con una gittata che può raggiungere i 700 km. Utilizzato già in passato da Teheran in operazioni militari nella regione, è considerato uno degli armamenti più temibili a disposizione dell’Iran.
La possibilità che missili di questo tipo vengano utilizzati nel conflitto ucraino pone seri interrogativi sulla capacità di difesa delle forze ucraine, così come sulla stabilità dell’intero scenario europeo.
Redazione Fatti & Avvenimenti