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Zelensky chiede di reagire contro Mosca, per la Nato il nuovo missile russo non cambierà corso guerra, ma l’Europa ora ha paura

Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo l’attacco subito da Mosca con un missile ipersonico, ha chiesto una forte risposta da parte dei leader mondiali alla Russia. La Nato ha detto che il nuovo missile russo non cambierà corso guerra, ma le cancellerie europee e non solo sono in allarme

Per Zelensky l’uso del missile ipersonico di nuova generazione da parte della Russia, è un importante passo in avanti nella “scala e brutalità” della guerra e ha chiesto soprattutto agli alleati di reagire al Presidente russo Vladimir Putin, che in conferenza stampa, ha confermato che la Russia ha testato un nuovo tipo di missile ipersonico a gittata intermedia sulla città ucraina di Dnipro.

Il presidente ucraino, in una dichiarazione pubblicata su Telegram ha detto che “Questo è un aumento evidente e grave nella scala e la brutalità di questa guerra” e a sua avviso per fermarlo bisogna attaccare il territorio russo. “Il mondo deve reagire. In questo momento non c’è una reazione forte da parte del mondo,” ha detto Zelensky. “Bisogna reagire. Dobbiamo stringere. E’ necessario esortare la Russia ad una vera pace, che è possibile solo con la forza. Altrimenti, ci saranno attacchi implacabili, minacce e destabilizzazione russe, e non solo contro l’Ucraina”, ha detto il presidente ucraino.

Quello di Zelensky appare una mossa della disperazione, attaccare ancora la Russia con un Putin apparso risoluto nelle minacce, che ha lanciato il missile proprio come risposta a Kiev che ha sparato missili occidentali sul suo territorio ed ha affernato che la nuova arma potrebbe essere equipaggiata con una testata nucleare per i futuri attacchi, potrebbe essere un azzardo dalle conseguenze inimmaginabili.

Poco dopo sono arrivate le risposte ufficiali di Nato e Bruxelles. “Il missile sperimentale a raggio intermedio lanciato dalla Russia contro l’Ucraina non influenzerà il corso della guerra né il sostegno della Nato a Kiev”, ha affermato un portavoce dell’alleanza. La portavoce della Nato Farah Dakhlallah è stata citata dall’AFP mentre descriveva l’attacco russo a Dnipro di giovedì come “l’ennesimo esempio degli attacchi della Russia contro le città ucraine”, aggiungendo: “L’impiego di questa capacità non cambierà il corso del conflitto né scoraggerà gli alleati della Nato dal sostenere l’Ucraina”. Commenti simili sono arrivati dal capo dell’Alto rappresentante delle politica europea Borrell, che ha confermato il “sostegno incrollabile a Kiev finché sarà necessario”.

Parole rassicuranti che però cozzano con la realtà, quasi tutti i Paesi ad eccezioni di qualcuno teme la reazione di Putin, nessuno infatti ora crede più che stia bluffando e a parte le dichiarazioni di facciata ufficiali si tengono lontani dal conflitto e si preparano al peggio.

La Germania è tra le prima a prepararsi allo scenario di guerra. Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, l’esercito tedesco sta preparando le aziende per l’eventualita’ in cui la Russia attaccasse da est e ha messo a punto un documento strategico di 1000 pagine, il cui contenuto è top secret, che elenca ad esempio tutte le strutture e le infrastrutture che per motivi militari meritano particolarmente protezione. Il documento messo a punto dalla Bundeswehr, scrive la FAZ, contiene anche piani dettagliati su come procedere in caso di difesa o in caso di tensione, cioe’ se si dovesse rispondere con la deterrenza a una manovra russa sul fianco orientale della NATO. “La Germania diventerebbe quindi un hub per decine di migliaia, forse centinaia di migliaia di soldati che dovrebbero essere trasportati verso est, insieme a materiale bellico, cibo e medicine”, scrive il quotidiano tedesco.

Gli unici che almeno a parole sembrano sfidare davvero il presidente russo sono la Gran Bretagna e la Francia, forse perché sono le uniche che possiedono missili nucleari, ma mentre Macron è politicamente debole, quindi le sue azioni potrebbero essere stoppate dall’opposizione interna, gli inglesi potrebbero dare corso alle dichiarazioni, ma sarebbe una pessima idea, da quanto trapela da fonti russe, Putin consapevole del pericolo, pare che non avrebbe esitazione a bombardare preventivamente l’Inghilterra con missili atomici.

Lo scenario appare fosco, l’azzardo del ormai ex presidente americano Biden di consentire all’Ucraina di attaccare il territorio russo, appare davvero l’apertura della porta verso l’inferno.