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Zelensky contro Fico e Orban: “Ungheresi e slovacchi con noi, lo accettino” ma in realtà l’Europa vira a destra per l’effetto guerra

“So che i popoli ungherese e slovacco sono effettivamente con noi, con l’Ucraina, con gli ucraini, dalla parte della verità. Anche le autorità di questi paesi dovrebbero riconoscere la verità. Non c’è bisogno di aver paura che l’Ucraina sia in Europa”

Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo discorso di fine anno, una narrazione che però contro la realtà. Non solo in Slovacchia e Ungheria, dove il popolo ha votato a larga maggioranza Robert Fico e Victor Orban, ma dovunque si sta votando, basta vedere ciò che è successo qualche settimana fa in Romania, dove per ordine del’Europa sono state annullate regolari votazione perché ha vinto un candidato filorusso, le destra continuano ad avanzare inesorabilmente e non ci sono dubbi che questa tendenza è determinata proprio dall’avversione della popolazione alla guerra in Ucraina. Il 23 febbraio si voterà in Germania e per Zelensky quel voto potrebbe essere essere il suo “capolinea”.

Secondo tutti i sondaggi, la maggioranza degli europei ha scarsa considerazione del presidente Ucraino e crede che l’ingresso di Kiev nella Nato e nell’Eu non sia una cosa buona, né militarmente né economicamente, ma Zelensky, considerato anche uno che le “spara grosse” continua nel suo refren: “L’Ucraina sarà nell’Unione Europea. E un giorno l’Ucraina sarà nella Nato e rafforzerà l’Alleanza. Rafforzerà la stabilità del mondo. L’unità dell’Europa, che determina il destino di ogni nazione del continente. E questa unità deve essere rispettata da tutti. Sia da Budapest che da Bratislava. Dobbiamo fare di tutto per impedire alla Russia di essere in Europa”.

Zelensky, nel suo discorso di fine anno ha anche detto che “I suoi carri armati, i suoi missili e il male che sicuramente diffonderà ulteriormente se l’Ucraina non resisterà. Se la Russia vi stringe la mano oggi, non significa che domani non inizierà a uccidervi con la stessa mano. Perché i russi hanno paura delle persone libere. Di ciò con cui non hanno familiarità. Hanno paura della libertà. Sono nati sotto Putin, sono andati a scuola sotto Putin, si sono arruolati nell’esercito sotto Putin e stanno morendo per le sue idee malate”, aggiunge il leader ucraino, dimenticando che prima di questa guerra l’Europa, proprio grazie al gas e petrolio russo a basso prezzo, prospereva economicamente e le azien europee esportavano in Russia merci per miliaradi di euro.