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Zelensky fa marcia indietro: “Solo una parte del paese nella Nato significa riconoscere che il resto è della Russia”

“La tregua e i negoziati possono arrivare solo dopo che l’Ucraina sarà rafforzata con un pacchetto sufficiente di armi, comprese quelle a lunga distanza, e l’invito ad entrare nella Nato senza cessioni di territori”

Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in conferenza stampa a Kiev con il presidente del Consiglio Europeo Antonio Costa. Di fatto il presidente ucraino ha fatto marcia indietro su quanto affermato nell’intervista dei giorni scorsi a Sky News, tracciando una nuova linea: ”l’adesione dell’Ucraina alla Nato è una cosa necessaria per la nostra sopravvivenza” ed escludendo l’ipotesi di porre sotto l’ombrello dell’Alleanza Atlantica solo una parte del paese: “Una parte del territorio dell’Ucraina non può essere invitata nella Nato. Sarebbe un riconoscimento automatico del fatto che tutti gli altri territori non solo siano in pericolo ma che non siano nemmeno ucraini”. Una retromarcia totale rispetto a quanto detto nell’intervista a Sky News.

All’emittente britannica, Zelensky ha fatto riferimento all’opportunità di collocare i territori oggi controllati da Kiev sotto “l’ombrello della Nato” per congelare la guerra e scongiurare ulteriori aggressioni russe. A quel punto, attraverso la via negoziale, dovrebbe iniziare il percorso per recuperare i territori che Mosca ritiene annessi. Ma ieri si è rimangiato tutto: Kiev non prende in considerazione l’ipotesi di un ingresso ‘parziale’ nella Nato. “L’Ucraina non lo accetterà mai”.

Ed ha preciato: “Se c’è un invito, allora va rivolto a tutti i territori. Comprendiamo” allo stesso tempo “che i paesi” membri della Nato “non vogliano correre il rischio di essere coinvolti nella guerra in Ucraina. Non abbiamo mai trascinato nessuno in questo conflitto. L’Ucraina ha bisogno di garanzie di sicurezza da parte della Nato e di più armi per difendersi prima di qualsiasi negoziato con la Russia, perché se avremo un conflitto congelato senza una posizione forte per l’Ucraina, Putin tornerà all’attacco e cercherà di distruggerci totalmente”, ha aggiunto, sottolineando che al tavolo dei negoziati vede l’Ucraina e la Russia, certo, ma anche “Ue e Nato”. Un’affermazione quest’ultima che allantana ancora di più il tavolo delle trattaive, perché mai Putin doverbbe accettare di trattare la pace con Ue e Nato di cui l’Ucraina non fa parte. L’unico interlocutore con cui Mosca tratterà Donald Trump.

Infine zelensky ha aggiunto che sarebbe felice se i suoi alleati inviassero truppe all’Ucraina. Ma non intende chiederle, altrimenti metà di loro “interromperebbe il sostegno” militare a Kiev. “Non chiederemo mai ai nostri alleati di inviare truppe in Ucraina. Certo, saremmo felici. Perché la Russia ora ha i nord coreani, l’Iran e altri alleati mentre noi siamo soli sul campo di battaglia. Ma se io chiedessi truppe, scarponi sul terreno, la metà dei nostri alleati interromperebbe il sostegno”, ha detto, rispondendo alla domanda se le truppe europee potrebbero avere un ruolo nel monitoraggio del fronte in caso di tregua.