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Zelensky pronto a trattare con Putin, ma senza la protezione della Nato vuole indietro le armi nucleari

“Se serviranno anni o decenni per entrare nella Nato, ridateci il nostro arsenale atomico, altrimenti, chi ci difenderà da Putin?”

Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata a Piers Morgan, giornalista della rivista britannica “News of the World”, aggiungendo che è pronto a trattare le condizioni per la fine della guerra in Ucraina direttamente con il presidente russo Vladimir Putin,

L’uscita di Zelensky però più che un’apertura al dialogo, sembra una minaccia a quei Paesi, Stati Uniti in testa, che hanno detto chiaramente che l’ingesso dell’Ucraina nella Nato non è nei programmi dell’Alleanza, almeno per i prossimi 10 o 20 anni. Il presidente ucraino quindi vuole la restituzione delle armi nucleari, retaggio dell’URSS, che Kiev ha accettato di dismettere. Di fatto si tratta di un ricatto.

Il giornalista britannico nell’itervista ha posto diverse domande tra le quali la possibilità di negoziare con Putin e sulla questione Zelensky ha detto: “Se questa è l’unica configurazione in cui possiamo portare la pace ai cittadini dell’Ucraina…”, una timida apertura che traspare poco convinta.

Il presidente ucraino ha sempre posto davanti a qualsiasi negoziato le garanzie di sicurezza per Kiev, sottolineando che l’unica certezza che ciò possa concretizzarsi è l’ingresso del Paese nella Nato. Ma Zelensky ormai ha capito chiaramente che l’ingresso nell’Alleanza Atlantica non potrà avvenire, almeno non in tempi brevi e di conseguenza propone che a Kiev vengano restituite le armi nucleari a cui aveva ismesso nel 1994, dopo il crollo dell’Urss, in cambio delle garanzie di sicurezza iscritte nel Memorandum di Budapest sottoscritto anche da Stati Uniti e Russia.

“Se il processo di adesione all’Alleanza si trascinerà per anni o decenni – non per colpa dell’Ucraina, ma per colpa dei suoi partner – l’Ucraina si chiede giustamente cosa proteggerà il “Quali armi otterremo? Ci daranno armi nucleari? Ci daranno così tanti missili da poter fermare la Russia? Quali missili possono fermare i missili nucleari della Russia? E’ una domanda retorica”, ha affermato Zelensky. Risposta che di datto se non una minaccia agli alleati è quantomeno un pesante avvertimento: chi si fiderebbe ad affidare l’arsenale nucleare ad regime che al confronto quello nordcoreano sembra pacifista?

Ma non è tutto il leader decaduto ucraino, pretende anche: “Restituiteci le nostre armi nucleari, forniteci sistemi missilistici. Aiutateci a finanziare un esercito, spostate le vostre truppe in quelle parti del nostro Stato dove vogliamo che la situazione sia stabile. In questo modo la popolazione sarà tranquilla”. Ed ancora: “Putin ha invaso l’Ucraina perché temeva che saremmo entrati nella Nato. Bene, l’America dice che l’Ucraina non può essere accolta nella Nato. Per logica, allora, Putin se ne deve andare dal nostro paese”, parole che indicano chiaramente quale sia l’obiettivo di Zelensky, che ormai all’angolo, ha capito che per salvarlo da russi può solo sperare di coinvolgere direttamente la Nato nella guerra.