Zelensky ha silurato il comandante delle truppe di terra Oleksandr Pavliuk, in carica da soli nove mesi, – che a corto di uomini e armi, non è riuscire ad arginare la costante l’avanzata russa nell’est del Paese, nominando al suo posto Mykhailo Drapatyi
Dopo i massicci bombardamenti con missili e droni sull’Ucraina degli ultimi giorni in risposta all’uso di missili americani e britannici per colpire il territorio russo, con il ministero della Difesa che ha rivendicato la conquista di un altro villaggio, Vorovskoye, nella regione di Donetsk, oltre ad altri due insediamenti liberati nella stessa regione e uno in quella di Karkhiv durante la settimana, il presidente ucraino Zelensky ha silurato il comandante delle truppe di terra Oleksandr Pavliuk, , nominando al suo posto Mykhailo Drapatyi. A qualcuno la colpa bisognava darla.
Nel frattempo, il capo delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrsky, ha visitato le cittadine di Pokrovsk e Kurakhhove, nel Donetsk, minacciate dall’avanzata russa. “Continuiamo a contenere il nemico e a infliggergli pesanti perdite”, ha detto Syrsky, parole per rassicurare il capo.
Il leader ucraino sembra comunque arrivato al capolinea, tant’è che ieri sera in un’intervista a Sky News, per la prima volta ha aperto ad un congelamento del conflitto con i confini attuali e “la parte non occupata dell’Ucraina subito sotto l’ombrello della Nato”, aggiungendo che i territori occupati dai russi: “Possiamo riportarli indietro in modo diplomatico”.
Inoltre ha rinnovato la volontà di avere dialogo con Trump, preoccupato dai tanti piani dei suoi consiglieri che pare piacciano molto a Putin: “Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo (permettere) a nessuno di distruggere la nostra comunicazione”.
Redazione Fatti & Avvenimenti