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Zuckerberg dopo fact-checking elimina da Meta anche i programmi su diversità e inclusione: “Non sono più attuali”

Il Ceo di Meta dopo avere eliminato il programma di fact-checking sulle sue piattaforme, elimina anche la tutela delle minoranze ‘Diverse Slate Approach’, scelta già fatta già da McDonald’s, Walmart, Ford e Lowe’s

Mark Zuckerberg ha dichiarato che a partire da oggi la società si sbarazzerà anche dei i suoi programmi per la diversità, equità e inclusione. Il mondo sta cambiando, i social si adeguano e ritiene che queste politiche non siano più attuali.

Secondo Axios, la mossa è un forte segnale per i dipendenti di Meta: l’ impegno dell’azienda nel fare progressi con la nuova amministrazione Trump non è solo una presa di posizione, ma un cambiamento di etica che avrà un impatto sulle sue pratiche commerciali.

Stando ad una nota interna, di cui i media americani hanno preso visione, Meta riconosce che “il panorama giuridico e politico per gli sforzi in materia di diversità, equità e inclusione negli Stati Uniti sta cambiando” e che alcuni programmi, tra cui il ‘Diverse Slate Approach’, non sono più “attuali”.

In pratica significa che da oggi Meta non avrà più un team dedicato alla diversità e all’inclusione e l’azienda ha dichiarato che si concentrerà invece “su come applicare pratiche eque e coerenti che attenuino i pregiudizi per tutti, indipendentemente dal background”.

La mancanza di diversità razziale e di genere nella Silicon Valley è oggetto di discussione da tempo negli Stati Uniti. Secondo l’ultimo rapporto, grazie ai programmi sulla diversità Meta ha raddoppiato il numero di dipendenti neri e ispanici negli Usa, rispettivamente dal 3,8% e 5,2% al 4,9% e 6,7%. Come dire che il problema è stato risolto, oppure che dedicare un interesse specifico significherebbe perdere tempo su un problema superato. Di fatto, quella guidata da Zuckerberg è solo l’ultima di una serie che ha deciso di eliminare le sue politiche per la tutela delle minoranze, dopo McDonald’s, Walmart, Ford e Lowe’s.

Anche Amazon, in una nota del 16 dicembre scorso ai dipendenti che ha condiviso venerdì, ha dichiarato di voler interrompere alcuni dei suoi programmi di diversità, equità e inclusione ‘Dei’, senza però specificare quali. Candi Castleberry, dirigente delle risorse umane Amazon, ha dichiarato che l’azienda sta “smaltendo i programmi e i materiali obsoleti”.