In molti avevano gridato al miracolo e tanti fedeli accorsero attorno alla statua in adorazione al santo, ma la chiesa fu chiara: “cautela, dobbiamo indagare”
Ed in effetti tanta cautela ha dato ragioni ai vertici ecclesiastici, dopo le dovute verifiche, è stato accertato che il liquido che trasuda dalla statua del santo, non è un fenomeno “divino” ma semplicemente umidità. Si tratterebbe infatti di un fenomeno che si manifesta nelle statue per fattori chimici ed ambientali, in questo caso legati all’umidità presente nell’aria.
A sentenziare ciò che non piacerà a molti fedeli è stata la commissione d’inchiesta nominata dalla curia per individuare le reali motivazioni della sudorazione della statua di San Filippo di Agira, ed il responso è stato chiaro è lapidario: si tratta di umidità.
Dopo l’esito, il vescovo Muratore, per evitare speculazioni da parte di associazioni più o meno cattoliche, ha inviato una lettera a tutti i parroci della diocesi, invitandoli a leggerla nel corso della Santa Messa domenicale di questa mattina. Nella missiva inoltre, il vescovo Muratore, comunica di avere disposto “che la statua del Santo venga riportata in sacrestia o in altro luogo adatto fuori dall’aula liturgica e che venga proibita ogni forma di propaganda del fenomeno sui siti mediatici da parte di comitati, associazioni e organizzazioni parrocchiali”.
Si chiude quindi la vicenda della testa di San Filippo di Agira, patrono della città, che suda, sul web rimane il video diffuso – quello mostrato sopra – che avevamo pubblicato all’epoca dei fatti in questo articolo.
