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Sciacca. Le Terme vanno in pezzi mentre si attende l’affidamento al Comune


Sono immagini che fanno male quelle che vi mostriamo. Le foto sono state scattate dal nostro collaboratore, il noto fotografo Rito Greco, e mostrano quanto l’inciviltà dei saccensi unita all’incapacità della politica regionale, ma anche locale, possano danneggiare una delle perle più importanti del nostro territorio.

Scalini in marmo spezzati, staccati dalla loro sede e frammenti sparsi per le scale ed ai bordi della strada.

Terme chiuse e malandate, simbolo non solo di una politica che non funziona, ma di una città che pur sempre pronta a puntare il proprio ditino in segno di accusa, si dimostra sempre più barbara, incivile e stolta. Perché diciamolo, gli scalini in marmo non si spezzano da soli.

Certo non sono solo le scalinate di accesso all’entrata principale degli stabilimenti termali ad aver subito un brutto destino in questi anni di chiusura. Anche gli interni degli alberghi sono stati danneggiati, con l’intrusione di vandali e ladri che hanno saccheggiato e distrutto quanto potevano. In tal proposito ricordiamo il caso del novembre 2016 in cui 5 giovani di età compresa tra 15 e 18 anni, alcuni dei quali con precedenti di polizia specifici, sono stati denunciati dai carabinieri di Sciacca con l’accusa di ricettazione di refurtiva asportata nel corso di un furto perpetrato al Grand Hotel delle Terme al tempo già chiuso. Ma quello non fu l’unico caso.

Insomma, quando l’inciviltà dei saccensi va di pari passo con l’incapacità politica, quello che mostrano le nostre foto è solo una naturale conseguenza. Il punto è capire se questi danni saranno pagati dalla collettività o se saranno a totale carico del soggetto privato a cui il Comune affiderà le strutture tramite bando; bando che verrà emesso solo successivamente alla consegna delle Terme al Comune di Sciacca da parte della Regione, cosa che dovrebbe avvenire a settembre.