L’ex grillino ha poi chiarito: “Non è che uno deve rifare cose già fatte in passato. Mi piace la politica, mi piace partecipare, penso di avere anche una responsabilità come cittadino capace di aggregare e fare da megafono per alcune battaglie. Oggi lo faccio per il No alle armi a Kiev, sono tentativi di lavorare sula condivisione della pace e mondialità. Fare politica fuori dalla istituzioni da libero cittadino credo nobiliti le battaglie che si fanno”.
Di Battista ha toccato anche il tasto delle elezioni del prossimo 25 settembre, ma non ha dato nessuna indicazione di voto: “Chi voterò lo deciderò nella cabina elettorale, il voto appartiene a me e a nessun altro, non ho mai dato indicazioni di voto neanche quando ero in parlamento. Credo che vincerà la Meloni anche se io non la voterei neanche sotto tortura, ma sono convinto che quando Letta parla le fa guadagnare voti, perché anche il Pd è di destra. Meloni non è il nuovo che avanza, è una politica politicante”.
Redazione Fatti & Avvenimenti