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Caro energia e ruolo italiano. Federmeccanica lancia allarme: “Fate presto, siamo sull’orlo del baratro”

Il caro energia è un’allarme non ancora rientrato e che viene rilanciato oggi con forza dal presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, che dice: “Fate presto”, richiamando il titolo del Sole 24 Ore di novembre 2011 e avvertendo: “All’epoca eravamo sull’orlo di un baratro oggi ci troviamo, per differenti motivi, in una situazione altrettanto drammatica che potenzialmente può essere ancora più difficile”.

Al nuovo Governo il numero uno di Federmeccanica evidenza il problema dei prezzi dell’energia insostenibili: “Non abbiamo bisogno di segnali con misure temporanee e limitate, così si sprecano solo risorse. Abbiamo bisogno di azioni che lascino il segno” – spiega – “E’ vitale agire subito, con misure efficaci e adeguate, per le imprese, per le famiglie, per l’Italia”.

“Il tempo degli slogan e dei bonus è finito”: serve la “lucida, potente e condivisa energia di un New Deal Italiano capace finalmente di invertire trend incancreniti da decenni”. Durante l’assemblea generale di Federmeccanica il presidente ha infatti spiegato che all’Italia serve “ridefinire il suo ruolo e il suo peso internazionale, a partire dall’industria che rappresenta il suo bene più prezioso ed il cui valore è riconosciuto su scala globale”.

Sull’energia ha poi detto: “Siamo preoccupati del fatto che abbiamo sentito un intervento importante sul fronte dell’energia che però non rimuove ancora i meccanismi di determinazione del prezzo lasciato ancora largamente nelle mani della speculazione. I palliativi sono importanti ma non risolvono il problema in maniera definitiva. Dall’altra parte siamo anche preoccupati del fatto che sul cuneo fiscale non abbiamo sentito ancora nulla e si tratta di un tema drammatico: noi dobbiamo risolverlo non tanto per la produttività delle nostre imprese ma soprattutto per i nostri lavoratori”.