⦿ Ultim'ora

Sciacca. Monte: “Un milione di euro bruciati per realizzare la nuova sala da 100 posti al teatro Samonà”

“Lo avevo detto mesi or sono e lo ribadisco, oggi, a gran voce: questo milione di euro, utilizzato per la realizzazione di una nuova sala da 100 posti in un modulo del Teatro Popolare Samonà di Sciacca ha una funzionalità pari allo zero”

E’ quanto sostiene l’ex assessore al Comune di Sciacca  Salvatore Monte. “Non comprendendo il senso pratico di questa scelta, – continua Monte – ho avuto però modo di vedere questa nuova saletta sprovvista di comode sedute (ci sono solo le gradinate) e che, da voci di corridoio, dovrebbe essere destinata a piccole manifestazioni culturali. L’idea, risalente ad anni fa, è stata concepita per ridare vita ad una saletta che nel progetto originario di Samonà sarebbe stata destinata alla stampa. La nuova sala è quasi completa e sarà isolata dal resto del teatro al fine di essere totalmente indipendente”.

“Da operatore teatrale – aggiunge l’ex assessore – ritengo aberrante non aver investito questi soldi per l’ampliamento del palcoscenico della sala principale. Nella nostra cittadina, grazie al cielo, non mancano le piccole sale da destinare a eventi culturali. Questa ulteriore sala, a mio modesto parere, rischia di essere poco operativa. Sicuramente non è una sala destinata agli operatori teatrali in quanto non è minimamente armata per ospitare anche piccoli spettacoli teatrali che includano scenografie. Sicuramente, posso affermare, che è una sala ben fatta, sotto il profilo degli impianti e dei materiali ma lontana dai bisogni del territorio. Sprovvista anch’essa di camerini, sono curioso di sapere come avrà luogo la gestione e, soprattutto, quali future progettualità sono state ipotizzate per dare nuovamente linfa vitale al teatro popolare di Sciacca che, anni fa, ha dimostrato di essere luogo attrattivo per un crescente pubblico”.

Infine Monte conclude: “La Sala Blasco, la Chiesa della Raccomandata, i locali della Badia Grande, i circoli ricreativi saccensi, i saloni delle locali parrocchie hanno ampiamente dimostrato di poter ospitare manifestazioni culturali di media capienza”.