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Kiev ferma i tank Usa Abrams: sono facile bersaglio dei droni russi, già 5 distrutti

L’Ucraina al momento non utilizzerà al fronte i carri armati Abrams M1A1 forniti dagli Stati Uniti, perché il massiccio utilizzo di droni da parte russa rende troppo difficile l’utilizzo di questi tanks senza che vengano scoperti, attaccati ne distrutti

Uno dei 5 Abrams distrutto dai droni russi

Lo hanno detto funzionari statunitensi citati dai media americani. Gli Stati Uniti hanno accettato di inviare 31 Abrams in Ucraina nel gennaio 2023, che costano circa 10 milioni di dollari ciascuno, dopo mesi di insistenti pressioni ucraine. Si sa che i vertici militari a Kiev, vogliono tutto, convinti che sarebbero stati cruciali per sfondare le sfondare le linee russe. Ma come disse l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, “bruceranno come gli altri” ed infatti sul campo di battaglia si sono rivelati vulnerabili a causa dell’uso massiccio di droni di sorveglianza russi e droni cacciatori-kamikaze che puntualmente li scovano. Per Kiev è diventato quindi più difficile proteggere questi costosissimi carri armati, che vengono rapidamente rilevati, braccati da droni o proiettili russi e poi colpiti. Cinque dei 31 Abrams sono già andati distrutti dagli attacchi russi.

Il massiccio uso di droni russi sul campo di battaglia ucraino significa che “non c’è terreno aperto che si possa attraversare senza timore di essere scoperti”, ha detto ieri ai giornalisti un alto funzionario della difesa americana che ha parlato in condizione di anonimato per aggiornare sul sostegno americano all’Ucraina prima della riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina oggi.