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Cattolica Eraclea. Ormai è strage di cani avvelenati nell’indifferenza dell’amministrazione comunale


A Cattolica Eraclea ridente cittadina dell’agrigentino, gli avvelenamenti di cani sono molto frequenti e nonostante le sollecitazioni di alcuni cittadini, l’amministrazione comunale non ha preso provvedimenti

Sono troppo i cani rinvenuti avvelenati a giorni alterni a Cattolica Eraclea, sembra chiaro che ci sia una o più mani assassine, che hanno deciso di sbarazzarsi barbaramente di poveri animali indifesi. È stata la signora Melina Mulè attivista animalista a contattare la nostra redazione, raccontandoci diversi episodi di avvelenamenti, che ormai avvengono in tutti i posti della cittadina, dalla piazza principale alle zone periferiche.

La signora nei giorni scorsi, dopo l’ennesimo ritrovamento di un cane avvelenato ha scritto una lettera al sindaco della cittadina Santino Borsellino, che nonostante le promesse, non ha mai fatto nulla di concreto per la lotta al randagismo, tanto da essere stato più volte investito da critiche da parte dell’opposizione politica in consiglio comunale.

Con l’approssimarsi della bella stagione – scrive Melina Mulè – si ripresenta l’annoso e mai risolto problema del randagismo. Alcuni mesi orsono, lei promise di adottare adeguate misure per contrastare tale fenomeno. A tuttora nulla è stato fatto. Le rammento, signor sindaco, è di sua esclusiva e inderogabile competenza, e che la responsabilità di ogni forma di violenza verso gli animali, attacchi alle persone e inosservanza delle leggi vigenti, ricade su di lei. D’altronde risulterebbe poco credibile da parte sua, nell’eventualità che questo accada, addurre un’inaccettabile ‘non eravamo a conoscenza dei fatti’. Troppe volte in passato, sconosciuti e spregevoli cittadini, hanno pensato di risolvere la questione spargendo veleno, seminando morte tra i randagi e gli animali di compagnia e mettendo a rischio la salute dei bambini che giocano per le strade”.

“A riguardo delle spese che si dovrebbero sostenere per gli animali abbandonati, – continua la signora Melina – sento ripetere spesso da molti che il denaro dovrebbe essere investito per i poveri, le stesse persone che ipocritamente non ‘conoscono’ poveri e bisognosi quando si accingono ad acquistare una borsa o un vestito griffati. Tra pochi giorni Cattolica Eraclea sarà una vetrina per tutti i turisti che si accingeranno a visitarla, e che vivendo in altri luoghi (mi venga consentito di dirlo) molto più evoluti del nostro, hanno acquisito maggiore sensibilità alla cura e al benessere di queste povere creature. Facciamo in modo che di noi vedano il lato più umano!”.

Infine Melina Mulè conclude: “ Signor sindaco, ci sono leggi chiare al riguardo (microchip, anagrafe canina, canili, ecc.), leggi che lei conosce o sarebbe tenuto a conoscere. Non le chiedo la luna, ma di applicare quel tanto che permetterà a noi tutti di completare un ulteriore passo verso quella civiltà con la C maiuscola che ci renderà persone migliori”.

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