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Comitato InterCoPA: “I nostri depuratori dove ci sono non depurano, anzi inquinano”


Oggi si celebra la giornata mondiale dell’acqua. Quale migliore occasione per il comitato Inter.Co.PA di ricordare la grave situazione in versa la nostra ex provincia Agrigentina?

Allarmanti sono le informazioni sui tanti cittadini nel mondo che non hanno accesso al prezioso liquido, specie in africa, e a quante vite si perdono a causa dell’acqua contaminata ( 842.000, dati 2012). Ottime invece le notizie che in futuro, dagli scarti dell’acqua e dal fango, si possa recuperare il 22% della domanda globale di fosforo, oppure la possibilità di produrre biogas dalle acque reflue, tanto da consentire a impianti ad alto consumo (fabbriche) l’azzeramento dei costi energetici se non addirittura produrne di più. Altro dato, che è fondamentale conoscere, è che entro il 2030 il fabbisogno di acqua nel mondo crescerà del 50%.

Il comitato Inter.Co.PA, nel celebrare la giornata mondiale dell’acqua, ha snocciolato alcuni dati non per fare sfoggio di conoscenza o competenza ma, molto più terra terra, per fare comprendere ai cittadini del nostro consorzio agrigentino quanti e quali problemi e interessi gravitano attorno al preziosissimo liquido che è l’acqua. I dati esposti riguardano il globo, ma se guardiamo all’Italia, e per capire quale realtà viviamo, il dato nazionale stima le perdite idriche a causa delle reti fatiscenti del 33%, mentre noi agrigentini sappiamo che da noi le perdite sono circa del 50%.

Sappiamo che i nostri depuratori, lì dove ci sono, non depurano e addirittura inquinano. Sappiamo che dopo dieci anni di gestione privata, oltre a non essersi ridotte di un litro le perdite, l’inquinamento è superiore a quello di dieci anni fa e nonostante tutto abbiamo dovuto subire un aumento dei costi fino al 700% rispetto alle tariffe del vecchio gestore E.A.S.

Considerati i grossi interessi economici che gravitano attorno all’acqua, e considerate le prospettive future, il comitato Inter.Co.PA auspica che gli organi preposti ai controlli a garanzia dei cittadini utenti, se non vogliono destare il sospetto che perseguano un qualche interesse, è necessario che provvedano a cambiare il corso degli eventi e che quel contratto, con il quale si è affidato a Girgenti Acque la gestione delle acque della nostra ex provincia, venga rispettato oppure, qualora se ne ravvisassero le ragioni, si proceda alla risoluzione o rescissione che sia.