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Fiera Biodiversità Alimentare del Mediterraneo a Palermo


La kermesse internazionale mette a confronto aziende agroalimentari, produttori e coltivatori “agrifood” del Mediterraneo, istituzioni, enti pubblici e mondo della ricerca, per “fare rete nel settore” e promuovere una corretta alimentazione fatta di cibi semplici, rurali e poco trasformati, come quelli tipici della dieta mediterranea, gia’ patrimonio Unesco dal 2010.

Dal 20 al 23 aprile tra i viali dell’Orto Botanico di Palermo si svolgera’ il consueto appuntamento con la vetrina delle eccellenze alimentari ed enogastronomiche della tradizione siciliana, quest’anno arricchite dalle raffinate pietanze provenienti da alcuni Paesi del Mediterraneo: profumate “clementine” di Berkane (Marocco), spezie tunisine, zafferano di Kozani (Grecia) ma soprattutto il passito di Pantelleria, la vastedda del Belice, il rosolio di Calatafimi, le lenticchie di Villalba, l’arancia rossa di Ribera, il pistacchio di Bronte e i grani antichi siciliani. Sono soltanto alcuni dei prodotti presenti negli stand della Fiera della Biodiversità Alimentare Mediterranea.

La giornata di apertura della terza edizione si svolgerà giovedì 20 aprile con un convegno su “Normative, disposizioni, bandi, opportunità e strategie di sviluppo per la Biodiversita’ mediterranea” a Palazzo dei Normanni (sala Mattarella) alle ore 10 nel corso del quale verra’ presentato anche il disegno di legge presentato dal vice presidente vicario dell’Ars Antonio Venturino (Psi).

“La Sicilia ha un patrimonio unico di biodiversita’ e tradizioni, che se sposate con innovazione, orgoglio ed interesse scientifico possono essere il fortino alimentare d’Europa – spiega Antonio Venturino -. Il mio disegno di legge nasce dalla necessità che il riconoscimento Unesco oltre a preservare la cultura, la storia e lo stile di vita mediterraneo, sia il presupposto importante per avviare nella nostra Regione iniziative di tutela degli alimenti tradizionali mediterranei e di sostegno della ricerca, dell’informazione e della promozione dello stile alimentare basato sul consumo e la produzione di cibi locali a beneficio della sicurezza alimentare e della sostenibilità. Valorizzare questo patrimonio – conclude Venturino – puo’ avere ricadute positive non solo sulle produzioni agroalimentari siciliane ma anche sulle attività turistiche, sull’enogastronomia e in generale sullo sviluppo”.

Ma il “Festival della Biodiversita’”, organizzato da IDIMED (Istituto per la promozione e la valorizzazione della Dieta Mediterranea), insieme con il Comune di Palermo, l’Universita’ degli Studi del Capoluogo siciliano, l’Assemblea Regionale Siciliana, San Lorenzo Mercato, l’Ipsseoa “Pietro Piazza” di Palermo, l’Associazione Provinciale Cuochi e Pasticceri di Palermo e numerosi altri partner istituzionali e commerciali, mira in primis  a “Fare Cultura dell’Alimentazione” attraverso laboratori, presentazioni esclusive (come quella sul tartufo dei Nebrodi e sugli oli “Evo” di Sicilia), workshop, mostre-tematiche, incontri e dibattiti.

Tra i partecipanti,  Bartolo Fazio, presidente della Fiera della Biodiversità, on. Antonello Cracolici, assessore all’Agricoltura – Regione Siciliana,  Gaetano Cimo’, dirigente generale del Dipartimento degli interventi,Dario Cartabellotta, dirigente generale,Dipartimento regionale Pesca mediterranea,Rosario Schicchi, direttore Orto botanico, Unipa,prof. Fabrizio Micari, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo,prof. Leoluca Orlando, sindaco della Città Metropolitana di Palermo,on. Davide Faraone, sottosegretario al Ministero della Salute, on. Giovanni Burtone, XII° Commissione Affari Socialion. Michela Giuffrida, Parlamento Europeo,prof. Paolo Inglese, direttore Simua,prof. Rosario Schicchi, direttore Orto botanico, Unipa,dr. Salvatore Seminara, commissario IZS A. Mirri,dott. Francesco Licata Di Baucina, direttore Arpa Sicilia,Salvatore Fiore, Ordine degli Agronomi e Forestali Palermo,Vincenzo Cusumano, direttore Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia,Giuseppe Carruba, presidente Idimed, Francesca Cerami, direttore generale IDIMED, Nino Sutera, Coordinatore dell’Osservatorio di NeoRuralità dell’Ente di Sviluppo Agricolo.