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Il Cdm approva il ddl: dall’Election day al ddl Ferragni, passando per fisco, anziani e hacker

Il Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. dopo circa due ore e mezzo, ha approvato il ddl contenente norme finalizzate a rendere più trasparente la beneficenza, il cosiddetto ddl Ferragni, con misure più stringenti anche per testimonial e influencer, l’Election day, con l’Ok al terzo mandato per i sindaci dei Comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti e il dl con nuove misure per il sostegno degli anziani

Con il dl Election day si accorpa la data delle elezioni europee, del primo turno delle amministrative e delle regionali in Piemonte, Basilicata e Umbria. Si voterà sabato 8 e domenica 9 giugno. All’election day viene accorpata la norna che apre al terzo mandato per i sindaci dei comuni tra i 5mila e i 15mila abitanti. Per i comuni sotto i 5mila abitanti il tetto ai mandati viene totalmente eliminato. Infine previsto un incremento del gettone di presenza per il personale ai seggi.

Il ddl  sulla trasparenza della commercializzazione dei prodotti ( il cosiddetto Ferragni) i cui proventi vadano in beneficenza, composto di “quattro articoli”, prevede multe fino a 50mila euro per la violazione delle nuove norme. Il ddl che adesso passa al Parlamento, “risponde ai principi di trasparenza che hanno sempre caratterizzato l’azione del nostro governo ed assicurare che l’informazione sia chiara e non ingannevole quando vengono commercializzati prodotti i cui proventi vadano ad iniziative solidaristiche”, ha detto Urso in conferenza stampa. Tra le disposizioni, oltre a sanzioni fino a 50 mila euro, anche l’obbligo per i produttori di riportare sulle confezioni le informazioni tra le quali l’ importo destinato alla beneficenza se predeterminato

Il dlgs sugli anziani mette a disposizione risorse finanziarie pari a circa 1 miliardo di euro, per le iniziative a sostegno degli anziani previste nello schema di decreto legislativo approvato “in esame preliminare oggi dal Consiglio dei ministri” in materia di “invecchiamento attivo, promozione dell’inclusione sociale e prevenzione della fragilità; assistenza sociale sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti; politiche per la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e di assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti.

Inoltre, tra le misure a sostegno della persona anziana, il decreto prevede interventi per prevenire la fragilità e promuovere la salute e l’invecchiamento attivo anche nei luoghi di lavoro, per favorire l’inclusione sociale e la mobilità”. Inoltre, per favorire le cure a domicilio viene promosso l’impiego di strumenti di sanità preventiva e di telemedicina. E per incentivare il dialogo intergenerazionale, sono contemplate iniziative di incontro tra studenti e persone anziane nelle istituzioni scolastiche e nelle università, progetti di servizio civile a favore delle persone anziane, attività fisica e sportiva e benessere psicologico, favorendo la relazione con animali d’affezione”, ha sottolineato il ministro..

Previste misure di semplificazione e coordinamento per l’ accesso ai servizi e misure per contrastare l’isolamento relazionale e la marginalizzazione delle persone anziane non autosufficienti e delle loro famiglie. Vengono introdotte disposizioni per garantire “l’integrazione dell’assistenza domiciliare integrata (Adi) e del servizio di assistenza domiciliare (Sad), nonché si ribadisce il diritto delle persone anziane alla somministrazione di cure palliative domiciliari e presso hospice, e viene introdotta, in via sperimentale, la ‘prestazione universale’ che può essere erogata sotto forma di trasferimento monetario e di servizi alla persona. Vengono definiti gli standard formativi e i percorsi di formazione per il personale addetto all’assistenza e al supporto delle persone anziane non autosufficienti, nonché per sostenere il progressivo miglioramento delle condizioni di vita dei caregiver familiari. 

Approvata anche la versione finale del dlgs sull’accertamento, che contiene le norme sul concordato preventivo biennale. La misura potrà interessare oltre 4 milioni di contribuenti: i soggetti Isa potrebbero essere “2.420.000” e i forfettari “1.700.000”. L’amministrazione tributaria non potrà emettere un atto di accertamento se non previo contraddittorio e motivazione rafforzata a fronte di una richiesta del contribuente. Entro il 15 di ottobre i contribuenti potranno aderire a una proposta che sarà formulata dalla amministrazione finanziaria, per uscire dal mondo della non correttezza.

L’emersione della base imponibile con l’attivazione del concordato preventivo biennale libererà risorse in favore di un’ulteriore riduzione delle aliquote Irpef. Le risorse in arrivo dal concordato preventivo serviranno per completare le fasi successive della riforma. L’obiettivo è che attraverso l’emersione di questa materia imponibile di incidere ulteriormente sulla riduzione delle aliquote Irpef.

Sì anche al ddl che introduce un giro di vite sugli hacker e più in generale sui reati legati alla cybersicurezza. Una norma ritenuta necessaria in quanto in questi ultimi anni si è visto un incremento significativo, in particolare dopo l’avvio del conflitto in Ucraina e ancora di più dopo l’avvio del conflitto in Medioriente, di attacchi cyber nelle varie modalità in cui si articolano, sia quelli che mirano a provocare danni anche di immagine, sia dei cosiddetti ransomware, cioè la versione cibernetica delle estorsioni.