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Putin firma decreto: l’italiana Ariston e la tedesca Bosch passano in mano a Gazprom

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per il trasferimento temporaneo delle filiali russe dell’italiana Ariston e della tedesca Bosch alla russa Gazprom Domestic Systems, la società del gruppo statale Gazprom produttrice di elettrodomestici

Il decreto presidenziale n. 294, datato 26 aprile 2024, è stato pubblicato sul portale internet ufficiale delle informazioni legali. Si tratta in particolare del 100% di Ariston Thermo Rus LLC, di proprieta’ di Ariston Holding N.V., e di BSH Household Appliances LLC, di proprieta’ di BSH Hausgerate GmbH.

I motivi della decisione non sono stati resi noti, ma appare evidente che queste mosse sono ritorsioni verso le azioni dei Paesi occidentali che hanno adottato le sanzioni contro le imprese russe. Non è una novità assoluta, dall’inizio della guerra in Ucraina, Mosca ha posto sotto “gestione temporanea” i beni di altre aziende occidentali.

Lo scorso anno Putin aveva firmato un altro decreto per il trasferimento temporaneo della gestione delle filiali russe di Danone e di Carlsberg all’ agenzia federale per la gestione delle proprietà, Rosimushchestvo. Il provvedimento era stato adottato dopo che la società francese e quella danese avevano annunciato l’intenzione di uscire dal mercato russo. Il 98,56% delle azioni del birrificio russo Baltika, appartenente a Carlsberg, e decine di migliaia di azioni appartenenti a Danone erano state poste sotto il controllo dell’Agenzia. Nel caso di Ariston e Bosch, invece, la gestione viene trasferita, sempre “temporaneamente”, ad un altro gruppo industriale, sebbene controllato dal governo.

In serata il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto sulla vicenda: “Dopo l’inattesa decisione Governo Russo sulla gestione di Ariston Thermo Group – ha scritto su X – ho subito attivato la nostra Ambasciata in Russia e parlato con i vertici dell’azienda italiana. Il Governo italiano e’ al fianco delle imprese, pronto a tutelarle in tutti i mercati internazionali”.

Ariston group, a quanto si apprende, non sarebbe stata informata preventivamente del passaggio della sua filiale russa a Gazprom. Tuttavia, finora, a quanto trapela, le relazioni con le istituzioni si erano mantenute sempre corrette. Da quasi 20 anni Ariston Thermo Rus gestisce uno stabilimento produttivo nei pressi di San Pietroburgo.

Il gruppo italiano, fanno sapere fonti vicine all’azienda, resta in attesa di ulteriori spiegazioni e intanto starebbe avviando il processo di valutazione degli impatti di business e manageriali della decisione presa dal governo russo.