La Repubblica non riconosciuta della Transnistria chiede di essere annessa alla Russia nonostante la crescente pressione della Moldova
La decisione è stata presa oggi durante il congresso dei legislatori che si è tenuto a Tiraspol, al quale hanno partecipato più di 600 legislatori, funzionari comunali e rurali, nonché legislatori che hanno fondato la Transnistria nel 1990
La risoluzione adottata al congresso, promosso dal leader transnistriano Vadim Krasnoselsky, chiede di “rivolgersi al Consiglio della Federazione russa e alla Duma di Stato con la richiesta di attuare misure per proteggere la Transnistria di fronte alla crescente pressione della Moldavia, dato che più di 220.000 cittadini russi risiedono nella zona separatista non riconosciuta repubblica, che il mantenimento della pace russo nella regione del Dniester ha avuto successo e che la Russia ha agito da mediatore nei colloqui tra Chisinau e Tiraspol.”
Il documento invita inoltre il capo delle Nazioni Unite, la Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), il Parlamento Europeo, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) e altre organizzazioni a prevenire qualsiasi ulteriore escalation tra le due capitali e a contribuire a rilanciare un clima di tensione tra le due capitali. dialogo a pieno titolo tra le sponde del Dniester. “La Transnistria combatterà con tenacia per la propria identità, i diritti e gli interessi del popolo transnistriano e non rinuncerà a proteggerli, nonostante qualsiasi ricatto o pressione esterna”, si legge nella risoluzione.
Le relazioni con Cisinau si sono notevolmente raffreddate dopo che Maia Sandu, che è stata eletta presidente della Moldavia nel 2020, ha rilasciato diverse dure dichiarazioni nei confronti di Tiraspol e ha affermato che, a differenza dei precedenti leader del paese, non avrebbe incontrato Krasnoselsky. Le tensioni si sono intensificate all’inizio di quest’anno dopo che Chisinau ha deciso di imporre tasse sulle importazioni dalla Transnistria attraverso la Moldavia.
Redazione Fatti & Avvenimenti