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Opposizione all’attacco della Giunta Di Paola: “Se la cantano e se la suonano”


Le opposizioni intervengo oggi evidenziando tre “paradossi” della giunta Di Paola, con particolare riferimento all’Assessore Salvatore Monte e al Sindaco Fabrizio Di Paola.

“Primo paradosso: gli stessi soggetti che, a causa della loro inefficienza nel portare il bilancio di previsione in Consiglio comunale con un ritardo clamoroso ed inaudito, hanno seriamente messo a repentaglio lo svolgimento del Carnevale sono stati trasformati, o meglio, si sono autoproclamati i paladini del Peppe Nappa; ma noi sappiamo che se non fosse stato per il senso di responsabilità del centro-sinistra e dei suoi consiglieri comunali, il Carnevale quest’anno non avrebbe avuto luogo.

Oppure dobbiamo pensare che la tempistica con cui l’amministrazione comunale ha trasmesso all’organo consiliare lo strumento finanziario è stata il frutto di una precisa strategia mirata a bypassare la oggettiva difficoltà dei numeri presenti in consiglio comunale, mettendo alle strette le forze politiche, specificamente quelle di opposizione, costringendole a dover fare i conti con l’imminenza della festa e dunque a rinunciare alle proprie prerogative pur di salvarla?

Secondo paradosso: nella pantomima orchestrata sul palco dell’ultima notte, tra piagnistei e dichiarazioni d’amore, i nostri amministratori si sono autoproclamati paladini e salvatori del Carnevale, guardandosi bene dal dire che è facile fare i fenomeni spremendo come un limone la tassa di soggiorno, vendendosi come un loro successo la maestria delle nostre maestranze; in realtà non hanno fatto nulla di straordinario o di nuovo rispetto al passato; per quanto ci riguarda rivendichiamo con merito che, proprio con le amministrazioni di centro-sinistra si sono celebrate alcune fra le più belle edizioni del nostro Carnevale, cariche di passione ed altrettanto partecipate (come non ricordare l’edizione del 2011, considerata la più bella della storia?) ed altrettanto innovative (basti ricordare le edizioni promosse dall’amministrazione Cucchiara con Assessore Totò Mandracchia), ragion per cui non accettiamo lezioni da nessuno, la nostra storia parla con i fatti.

Terzo paradosso: evidentemente questa amministrazione ha pensato di utilizzare la festa carnascialesca come lo strumento migliore per tentare di far dimenticare alla città l’aumento impressionante delle tasse, i servizi sociali carenti, il lavoro che non c’è, la sporcizia e la sciatteria dominanti, le scuole senza riscaldamenti e senz’acqua, le terme chiuse, la citta ferma e immobile, nella remota speranza di far dimenticare ai saccensi 5 anni di promesse non mantenute ed illusioni andate perdute; i nostri amministratori hanno in sostanza utilizzato il Carnevale un po’ come gli imperatori dell’antica Roma utilizzavano il Colosseo nella speranza che giochi maestosi e qualche pagnotta gratis facessero dimenticare ai cittadini i loro patimenti e la piu bieca povertà. Così non era perché finiti i giochi i disagi tornavano quelli di prima; la stessa cosa accadrà anche a Sciacca.

Ultime riflessioni: ci chiediamo se le somme utilizzate per promuovere l’edizione 2017 del Carnevale di Sciacca non abbiano di fatto condizionato, o addirittura compromesso la futura prossima edizione della manifestazione per il 2018; ci chiediamo (e lo faremo ufficialmente ) come sono stati utilizzati i fondi per organizzare la festa; ci chiediamo dove sono andate a finire tutte le entrate introitate dalla Pro Loco; ci chiediamo come tali somme verranno utilizzate; ci intendiamo in sostanza fare luce su quanto accaduto nelle ultime settimane a Sciacca; riteniamo che ci siano molti aspetti da chiarire, molte zone d’ombra su cui gettare un fascio di luce, molti dubbi da dipanare, cose che la città deve sapere.

Una cosa è certa: – concludono dalle opposizioni – non consentiremo a nessuno di farsi la campagna elettorale con il Carnevale, o di speculare politicamente sulla passione dei saccensi che non ha colore ed appartiene a tutti”.