Nuova aggressione armata contro pescherecci di Mazara del Vallo in acque internazionali antistanti la località tunisina di Zarzis, al confine fra la Tunisia e Libia.
“Si apprende da fonti giornalistiche che sedicenti miliziani libici si trovassero bordo di una motovedetta tunisina. Ciò è inverosimile, tale notizia è priva di fondamento”. Così il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo.
“Da fonti qualificate tunisine –puntualizza Tumbiolo- si conferma l’intervento della Marina Militare Tunisina a seguito dell’aggressione armata ai due pescherecci mazaresi “Aliseo” e “Anna Madre” ad opera di una motovedetta della Dogana della Repubblica di Tunisia”.
“E’ opportuno sottolineare –aggiunge Tumbiolo- che i rapporti fra i Governi nazionali e regionali di Italia e Tunisia, e fra le comunità locali siciliane e tunisine, sono eccellenti. Lo stesso dicasi per i rapporti fra l’Italia e la Libia e gli operatori delle due sponde che manifestano costantemente l’interesse a creare un clima di cooperazione e di dialogo”.
Giornalista Direttore responsabile di Fatti&Avvenimenti. Nato a Partinico (PA), ma saccense. Ha sempre vissuto a Sciacca, dove fin da giovanissimo si è appassionato alla politica locale. Scrive da quando aveva 17 anni, scrive di tutto perché “così è giusto che sia”. Ha scritto principalmente per il giornale ControVoce di Sciacca e per il Fatti&Avvenimenti, ma suoi articoli sono apparsi anche sui quotidiani La Valle dei Templi.net, LinkSicilia (MeridioNews), La Voce di New York e tanti altri giornali agrigentini, regionali, nazionali ed internazionali. Da Gennaio 2017 è corrispondente italiano per la rivista francese Lumieres Internationales Magazine. Scrittore a tempo perso. E’ anche uno studente di Giurisprudenza. Coltiva da anni la passione della musica e del canto ed ha una sua band. Non chiedetegli cosa voglia fare da grande, perché non lo sa.