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Primarie Usa. Trump conquista tutti gli stati tranne il Vermont: “È davvero un Super Tuesday”

“Lo chiamano Super Tuesday per un motivo, è stata una serata formidabile, ho fatto una cosa che nessuno aveva fatto prima nella storia”

Lo ha detto Donald Trump prima che fossero annunciati tutti i risultati,  in diretta tv il suo ‘victory speech’ a Mar-a-Lago, dove domenica ha incontrato anche Elon Musk ed altri finanziatori repubblicani, a caccia di soldi per la sua campagna ma forse anche per pagare i quasi 500 milioni di sanzioni per gli asset gonfiati. Il tycoon ha accusato Joe Biden di essere “il peggior presidente di sempre”.ed ha profetizzato che il partito repubblicano “sarà presto riunito”, aumentando la pressione su Nikky Haley perché lasci la corsa.

Il Super Tuesday è andato previsto, Trump ha fatto incetta della quasi totalità dei delegati in palio, circa un terzo di quelli complessivi, compresi i bottini più ricchi, quelli di California e Texas, i due stati più popolosi del Paese. Nikki Haley, a sorpresa si prende il liberal Vermont, secondo successo simbolico dopo la capitale, ma che impedisce al tycoon lo “strike”. 

La Haley nonostante la disfatta non molla e con una nota replica al tycoon:  “l’unità non si raggiunge dicendo semplicemente ‘siamo uniti”. “Resta un ampio gruppo di elettori repubblicani profondamente preoccupati da Trump….questa non è l’unità di cui il nostro partito ha bisogno per avere successo. Affrontare queste preoccupazioni renderà il partito e l’America migliori”, ha ammonito, anche se non ha alcuna speranza di raggiungere il quorum per la nomination.