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Referendum Trivelle: in Sicilia alto il rischio astensione


Il sondaggio è dell’istituto Demopolis e commissionato da Otto e Mezzo, che va in onda su La 7.

Referendum-SiciliaIl dato presenta le due facce della medaglia di questo referendum, in Sicilia 8 cittadini su 10 si dichiarano contro le trivellazioni. ma solo il 23 per cento è a conoscenza che il referendum abrogativo si terrà il prossimo 17 aprile.

Il dato acquista un significato particolare perché la Sicilia, o meglio la Regione siciliana governata dal piddino Rosario Crocertta, non è fra le nove che hanno promosso la campagna referendaria per l’abrogazione dell’articolo 38 dello Sblocca Italia. Infatti il presidente nonostante le vibrate proteste del M5S, non ha aderito alla raccolta delle firme.

Ma torniamo al sondaggio nazionale condotto dall’Istituto Demopolis, secondo il quale il 74% degli italiani voterebbe per “il SI”, quindi per il non rinnovo alla scadenza, delle attuali concessioni per le estrazioni in mare entro le 12 miglia. I “NO” sarebbero il 26%, poco più di un quarto dei cittadini interpellati. Il dato di conoscenza è ancora più basso in Sicila: appena il 23% dei siciliani si dichiara informato sul Referendum.

Le motivazione dei due schieramenti risentono sia dell’appartenenza politica che dall’informazione ricevuta, che ha detta di tutti è stata “volutamente” scarsa ed inefficace. Il problema principale – almeno per il fronte del SI – a prescindere dalle convinzioni in materia, è il raggiungimento del quorum del 50%, senza il quale il referendum non avrebbe alcuna validità.

Quindi è proprio su questo aspetto che si gioca la partita e questo il fronte del NO, lo sa benissimo e a circa 3 settimane dal voto, il dato che l’Istituto Demopolis ci consegna sul grado di conoscenza dei cittadini è imbarazzante: solo 1 elettore su 4 si dichiara informato sull’appuntamento elettorale. Il 34% ammette di non saperne assolutamente nulla; il 41% degli italiani sostiene di aver sentito parlare genericamente del referendum sulle trivellazioni, ma di non sapere che si voterà il 17 aprile”.