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Sanità. Ospedale Ribera, Montalbano: “Salute cittadini a rischio”. Fials 118 chiede attivazione tunnel sanificazione Sciacca e Agrigento

L’ex Presidente del Seus 118 Sicilia Gaetano Montalbano torna all’attacco sulla gestione dell’Ospedale Covid di Ribera, ma non solo: “inaccettabile la chiusura del Pronto Soccorso e totalmente incomprensibile la mancata previsione di un punto di sanificazione ambulanze a Ribera e la mancata attivazione tunnel di bonifica già installati negli ospedali di Sciacca e Agrigento”

“La chiusura del pronto soccorso di Ribera e la incredibile gestione dei punti di sanificazione per le ambulanze del 118 sta mettendo in serio pericolo la salute dei cittadini di tutto il nostro territorio ed in particolare di quelli del comprensorio riberese. Se da un lato è inaccettabile la chiusura del presidio di emergenza-urgenza del nosocomio riberese, dall’altro, risultano totalmente incomprensibili sia la mancata previsione di un punto di sanificazione per le ambulanze del 118, presso la struttura sanitaria Covid di Ribera, che la mancata attivazione dei tunnel di bonifica biologica, da tempo installati presso gli ospedali di Sciacca e Agrigento”, lo ha affermato Gaetano Montalbano, ex Presidente del 118 siciliano.

“Si sono privati decine di migliaia di cittadini di un fondamentale presidio di emergenza in grado di salvare vite umane e dare sicurezza ad un intero comprensorio – ha scritto Montalbano – senza minimamente potenziare il servizio del 118 sul territorio. E così gli angeli del 118 – ha continuato Montalbano – sono costretti a trasportare tutti i pazienti sempre al pronto soccorso di Sciacca, intasandolo e aumentando i tempi di sbarellamento, riducendo la disponibilità delle ambulanze sul territorio del comprensorio riberese, essendo le ambulanze del 118 costrette ad aumentare il numero di chilometri da percorrere ed il numero di semafori (ben tre in questi giorni) da superare, siaall’andata che al ritorno, prima di poter ritornare operative”.

“La situazione sarebbe già gravissima così – denuncia l’ex Presidente del 118 siciliano – ma diventa addirittura tragica quando pensiamo che nonostante siano stati installati da molto tempo due tunnel di sanificazione per ambulanze e operatori del 118, uno presso l’ospedale di Sciacca e l’altro presso quello di Agrigento, questi risultino tuttora inutilizzati e per sanificare i mezzi del 118 bisogna attendere una squadra operativa della SEUS proveniente da Agrigento che porti un sanificatore mobile. In questo modo – ha continuato Montalbano – un’ambulanza del 118, intervenuta nel comprensorio riberese, per ritornare disponibile sul territorio dopo un intervento su un paziente Covid (o presunto tale) può impiegare anche tre o quattro ore. Uno scandalo – ha concluso Montalbano – questo significa giocare con la salute e la vita della gente”.

Sulla mancata attivazione dei predetti tunnel di sanificazione è intervenuta anche la FIALS 118 sollecitando l’attivazione dei punti di sanificazione corredati di tunnel per la bonifica biologica collocati, rispettivamente, presso l’ospedale di Agrigento e di Sciacca.

“Sono trascorsi circa tre mesi dall’inaugurazione”, scrivono Carmelo Salamone e Marcello Maraventano, rispettivamente coordinatori regionale e provinciale di Agrigento della FIALS 118, “ma detti presidi non sono stati ancora attivati, a quanto pare a causa della mancata adozione di specifiche procedure operative”.

“Sollecitiamo l’attivazione dei suddetti tunnel, indispensabili per consentire una più efficace e celere sanificazione delle ambulanze e degli operatori del 118” continuano dalla FIALS “posto che gli esigui punti di sanificazione fanno si che si allunghino i tempi di ripristino ed operatività dei mezzi di emergenza, con conseguente black-out del sistema di emergenza urgenza territoriale”.