Redazione F e AStamattina il sindaco ha tenuto una conferenza sulla scelta dell’Ati di ricorrere a una Società Consortile Pubblica per la gestione della rete idrica agrigentina
Francesca Valenti era raggiante, fiera ed orgogliosa “di aver mantenuto l’impegno con la città”, salvo poi ricordarsi di dover difendere il probabile futuro assessore ed ex sindaco Mario Turturici dicendo che “era costretto a consegnare le reti”. E ovviamente non facendo alcuna menzione sul “piccolo” particolare che insieme al sindaco di Agrigento Firetto, era tra i pochi che lavoravano per un Spa, opzione sventata, solo grazie ai sindaci del comprensorio che loro si, con caparbietà hanno voluto, votato ed ottenuto la Società Consortile Pubblica.
Insomma stamattina la Valenti è andata in piazza a dire ai saccensi che lei è la più brava, appropriandosi di un risultato eccezionale ma non suo.
Contemporaneamente, l’onnipresente – almeno per quanto riguarda Sciacca – Franco Valenti, sindaco di Santa Margherita e fratello del sindaco Francesca, nella stessa conferenza stampa si prendeva la briga di dire che nella città del fico d’india l’acqua costa la metà che a Sciacca difendendo la sua scelta di non consegnare le reti e di gestirle in proprio. Forse sarà tutto normale, ma agli occhi dello scrivente tutto ciò pare una grottesca sceneggiata napoletana.
Alla fine sicuramente, la giunta resterà pure in carica per qualche altro anno, ma il giudizio di “peggiore amministrazione mai avuta a Sciacca” le resterà a vita.
