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Sparatoria PortoEmpedocle: finita la “caccia” il sospettato del tentato omicidio si è costituito


Le forze dell’ordine lo cercavano attivamente, seguendo la pista dell’auto, una Ford C-Max di colore grigio ed oggi, quello che è ritenuto l’autore del tentato omicidio di sabato sera al Porto della città empedoclina, si è presentato in Questura

Si tratta James Burgio, 25 anni, nativo di Porto Empedocle, che si è fatto accompagnare in questura dal suo legale di fiducia, l’avvocato Salvatore Pennica. Gli agenti della Squadra Mobile, oltre al tentato omicidio, gli hanno contestato anche il porto abusivo di arma, poi lo hanno arrestato. Dopo le formalità di rito, il ventiseienne è stato trasferito alla casa circondariale di contrada Petrusa.

Il tentato omicidio è avvenuto sabato poco dopo le 19, nell’area portuale di Porto Empedocle. La vittima è Angelo Marino, pescatore 30enne, che è rimasto ferito con un colpo di pistola alla gamba ed è stato subito soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove i medici lo hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, per rimuovere il proiettile. Le sue condizioni adesso sono stazionarie, ma l’uomo non ha mai corso pericolo di vita.

Secondo gli inquirenti, tutto è iniziato su un peschereccio, dove Burgio avrebbe avuto un’accesa discussione, per motivi ancora in corso di ricostruzione, con Marino, poi dalle minacce è passato ai fatti, sparando il colpo di pistola alla gamba. Il 25enne è anche indiziato del tentativo di omicidio contro l’armatore del peschereccio, verso il quale lo sparatore avrebbe puntato l’arma cercando di sparargli, ma la pistola – sempre secondo l’accusa – si sarebbe inceppata per ben due volte e i colpi non sarebbero partiti.