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Tragico bilancio del maltempo in Sicilia: 12 i morti e un disperso, sotto accusa l’abusivismo


12 persone decedute a cause del maltempo in Sicilia, di cui 9 a Casteldaccia, 2 a Cammarata, 1 a Vicari e un disperso a Corleone

Il fatto più grave quello di in località Casteldaccia nel Palermitano. il fiume Milicia, ingrossato dalle piogge ha travolto una villetta dove vi erano nove persone – due interi nuclei familiari – riunite per passare la serata insieme, morte annegate: l’edificio di fatto, è stato sommerso dall’acqua e dal fango. Il sindaco della cittadina, per oggi ha dichiarato il lutto cittadino. QUI L’ARTICOLO COMPLETO

Nell’Agrigentino, una coppia Cosimo Fustaino, 54 anni, originario di Valledolmo, e la moglie, una tedesca di 47 anni, entrambi residenti in Germania, sono morti: l’auto sulla quale viaggiavano è stata travolta da una frana che l’ha fatta precipitare in un burrone profondo 30 metri. I loro corpi sono stati recuperati, con grandissima difficoltà dai vigili del fuoco e dai carabinieri: la donna, la prima ad essere trovata era a circa 100 metri dalla vettura, mentre il marito ad oltre 500 metri. QUI L’ARTICOLO COMPLETO

A Vicari, vicino Palermo, è morto Alessandro Scavone, titolare di un distributore di carburanti. L’uomo era a bordo di un’auto che è stata travolta dall’acqua del fiume San Leonardo ingrossatosi a dismisura. La vittima viaggiava con un amico, che miracolosamente è riuscito a salvarsi lanciandosi dalla vettura. E sono 12.

Infine, il disperso. Si tratta di Giuseppe Liotta, medico palermitano di 40 anni,che si stava recando nell’ospedale di Corleone per prendere servizio. L’uomo è dichiarato disperso, mentre la sua auto è stata trovata in contrada Raviotta, tra Ficuzza e Corleone, sulla statale 118 interrotta in diversi punti per smottamenti ed allagamenti.

Bilanci tragico dunque, con la politica a giocare a scarica barile, ma tutti a puntare il dito contro l’abusivismo, sopratutto su tutte quelle abitazioni costruite lungo gli argini di fiumi e torrenti, se non addirittura all’interno. Ora tutti hanno la ricetta giusta e arrivano le promesse di finanziamenti e fondi per correre ai ripari… speriamo che dalle parole – questa volta – si passi ai fatti.