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Va al Pronto Soccorso con dolori al torace ma viene dimesso e muore subito dopo per infarto: disposta l’autopsia


Un uomo è deceduto per arresto cardiaco, causato molto probabilmente da infarto, dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso in cui si era recato, perché i medici non avevano riscontrato nulla. La magistratura ha disposto l’autopsia sul corpo.

È accaduto lunedì pomeriggio al Pronto soccorso di via Papa Giovanni a Bagheria. Giuseppe Santoro, 66 anni, si era recato al PTE accompagnato dai familiari perché aveva dei dolori al torace. Il personale medico di turno effettuava un elettrocardiogramma, ma non riscontrava alcuna anomalia e dimetteva il paziente, prescrivendogli di recarsi in ospedale per ulteriori accertamenti.

Purtroppo l’uomo non ha avuto il tempo di arrivare al nosocomio della città, distante solo poche centinaia di metri, perché un infarto lo ha stroncato. I familiari però non ci stanno ed ora la tragedia, potrebbe avere uno strascico giudiziario, perché sul posto sono intervenuti i Carabinieri, che hanno verbalizzato la vicenda, in base alla quale, il PM di turno ha disposto l’autopsia sulla salma per fare piena luce sulla vicenda.

I parenti della vittima, che hanno presentato una denuncia, intendono accertare l’eventualità di una condotta negligente da parte degli operatori sanitari intervenuti, che a loro avviso con troppa leggerezza hanno dimesso il loro familiare deceduto pochi minuti dopo.

In effetti un semplice esame di elettrocardiogramma, spesso non svela situazioni critiche in corso, nel tanto contestato pronto soccorso di Sciacca ad esempio, quando si viene presi in carico per una sospetta patologia al cuore, eseguono una serie di tre prelievi di sangue, uno ogni tre ore, i cui esami svelano se sono in corso, o esistono rischi di infarto latenti. Certo un paziente rimane seduto su una sedia, in sala di attesa per più di 10 ore se va bene, ma meglio perdere mezza giornata che… l’intera vita.