Un povero cane è stato ucciso a fucilate e poi gettato nel fiume. Le associazioni animaliste hanno presentato una denuncia per risalire ai balordi autori del gesto
Il ritrovamento della carcassa dell’animale è avvenuto ieri, intorno alle 13.30 nel fiume di fronte alla PI.E.CO in zona industriale a Patti. Il cane di grossa taglia, aveva una corda intorno alla zampa posteriore che si presentava con una frattura palesemente scomposta e buchi sul manto compatibili con ferite di arma da fuoco.
Il caso è stato denunciato dall’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, e da Daniela Lotito, presidente dell’Associazione Animalisti Siciliani patrocinata dall’avvocato Maria Rita Mondello.
“Ho provveduto immediatamente ad inviare Pec alla polizia municipale e all’Asp di Patti – si legge nella denuncia – affinché procedessero ad un sopralluogo atto a determinare le cause della morte”.
“L’omertà di chi sa e tace è la migliore alleata di questi criminali assassini – scrive in una nota Aidaa – l’appello è a tutti coloro che hanno visto questo reato orribile, perché parlino e denuncino i responsabili. Bisogna che si abbatta questo muro di omertà ma per farlo ci vuole che qualcuno cominci per primo e noi invitiamo gli amanti degli animali a smettere di nascondersi dietro la paura e di venire allo scoperto denunciando i criminali che uccidono i cani in questo modo”.
Redazione Fatti & Avvenimenti