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Accende barbecue ma il vicino si infascidice per il fumo e lo uccide a colpi di pistola


A Palermo si può morire anche per avere acceso un barbecue il cui fumo, infastidisce il vicino di casa che ti uccide a colpi di pistola

L’assassinio è avvenuto ieri sera al piano terra di una palazzina in via Sferracavallo al civico130, a Palermo. La vittima si chiamava Cosimo D’Aleo, muratore di 43 anni, ucciso dal suo vicino di casa Pietro Billitteri, di 60 anni, che abita al primo piano della stessa palazzinae che tre ore dopo è stato fermato  in un magazzino alla Marinella a Palermo.

Piero Billitteri, dopo avere commesso il fatto, si è dato alla fuga durata tre ore, poi è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile in un magazzino della Marinella. L’uomo durante l’interrogatorio avrebbe confessato il delitto e si sarebbe giustificato dicendo: “Il vicino faceva il barbecue per strada e impuzzava il mio terrazzo” ed ancora “Subivo continue angherie da quel vicino”.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la lite è scoppiata ieri sera, intorno alle 20, a causa del troppo fumo che arrivava dal barbecue. Dapprima si sono udite grida e parole grosse, poi Billitteri è sceso al piano terra armato di una pistola di piccolo calibro ed ha sparato due colpi. D’Aleo è morto all’istante, davanti ai familiari. L’assassino non si è scomposto più di tanto, è tornato nell’appartamento al primo piano, forse per prendere qualcosa.

Qualche minuto dopo, è sceso di corsa: con grande freddezza, è passato davanti al cadavere ed è fuggito a bordo della sua Ford Fiesta, ritrovata dalla polizia poco prima della mezzanotte in via Verne, nel vicino quartiere della Marinella. I poliziotti della squadra mobile hanno quindi stretto il cerchio attorno a un magazzino, arrestando l’assassino, che è stato fermato, con l’accusa di omicidio.