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Agrigento. Sequestrate 100mila mascherine pericolose: 50mila euro il valore, fino a 60mila le multe a negozianti beccati


Si tratta di Dpi cinesi senza marchio CE: parte del carico era destinati a minori di 14 anni. La merce avrebbe fruttato oltre 50.000 euro. Elevate multe ai negozianti fino a 60mila euro

La Guardia di Finanza ha sequestrato 107.380 mascherine chirurgiche e 2.700 guanti in lattice, di produzione cinese, destinati alla vendita al minuto, privi delle attestazioni dei necessari requisiti di conformità del prodotto e potenzialmente dannose per la salute dei consumatori, in vari esercizi commerciali ad Agrigento, Canicattì e Porto Empedocle.

Nel corso degli interventi, i militari hanno rilevato che i dispositivi di protezione individuale, in parte destinati a consumatori minori di 14 anni, erano privi del marchio CE, dei requisiti prescritti sulla sicurezza dei prodotti (indicazione del produttore, numero del lotto e scadenza), delle istruzioni d’uso e delle avvertenze obbligatorie in lingua italiana e che i titolari delle attività controllate non erano in possesso di autorizzazione in deroga all’immissione in commercio di tali prodotti rilasciata dall’Istituto Superiore della Sanità o dell’INAIL, così come previsto dall’art. 15 del decreto “Cura Italia”.

La venditra avrebbe fruttato un ricavo complessivo di oltre 50.000.  Tutta la merce è stata sequestrata per prevenire che potesse essere immessa sul mercato, con potenziali conseguenze nocive per la salute dei consumatori.

Ai titolari delle ditte ispezionate sono state irrogate le previste sanzioni amministrative, che variano, a seconda dei casi, da un minimo di 500 a un massimo di 60.000 euro.