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Anche il Senato approva la manovra che ora è legge: ecco tutte le novità

Il testo è stato approvato con 107 sì, due in meno di quelli incassati dal voto di fiducia sull’articolo 1. Esulta la maggioranza. Insorgono tutte le opposizioni


Il governo Meloni dopo la fiducia ottenuta al Senato ha approvato la sua prima manovra:con 107 i voti favorevoli (erano stati 109 per la fiducia), 69 contrari e un astenuto, il testo è legge. La manovra per il 2023, mette sul piatto 35 miliardi, dei quali 21 miliardi (in deficit) sono destinati alle bollette e al contrasto ai rincari energetici, ma molte delle voci  hanno un orizzonte limitato al primo trimestre dell’anno. Le novità più rilevanti riguardano le pensioni è il taglio netto al Reddito di cittadinanza.

Di seguito tutte le novità della misura della manovra in ordine alfabetico

Assegno unico. Si rafforza per i primi figli (fino ad un anno; fino a 3 anni per chi ha almeno 3 figli). Per i nuclei con 4 o più figli la maggiorazione sale a 150 euro. Novità anche per il congedo parentale, che passa dal 30 all’80% per un mese aggiuntivo fino al sesto anno d’età, anche per i papà.

 Bollette. Per il primo trimestre del 2023 prosegue l’azzeramento degli oneri sistema e viene rafforzato il bonus sociale. Per le imprese i crediti di imposta salgono al 45% per energivore e gasivore e al 35% per gli esercizi commerciali. In chiave anti-inflazione l’Iva scende al 5% sugli assorbenti femminili e sui prodotti per l’infanzia mentre parte il reddito alimentare. Cambiano gli extraprofitti: aliquota al 50% ma solo per le società con almeno il 75% dei ricavi derivanti dall’energia.

Contante. Da gennaio il tetto sale a 5mila euro. Soppressa la norma sul Pos, si studiano forme di ristoro agli esercenti.

Decontribuzione e cuneo. Per chi assume stabilmente donne svantaggiate, under36 e percettori del reddito di cittadinanza c’è un esonero contributivo totale fino a 8mila euro. Confermato per i redditi fino a 35mila euro il taglio del cuneo fiscale di due punti percentuali, che sale a 3 per redditi fino a 25mila euro.

Edilizia e Superbonus. Resta il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici green con un tetto di 8mila euro. Il Superbonus scende al 90%: per i condomini resta al 110% solo per chi ha presentato la Cila entro il 31 dicembre e con delibera assembleare entro il 18 novembre.

Flat tax. Per autonomi e partite Iva La tassa piatta al 15% è sui redditi fino a 85.000

Giochi. Sono prorogate fino al 2024 le concessioni su gioco a distanza, bingo e scommesse.

Hotel e turismo. I Comuni a forte vocazione turistica possono più facilmente alzare la tassa di soggiorno fino a 10 euro. Risorse per le attività di risalita, per i piccoli

 Intercettazioni. Quelle effettuate dagli 007 saranno a tempo e andranno distrutte entro sei mesi. Viene anticipata al 28 febbraio l’entrata in vigore delle norme sul processo civile della Riforma Cartabia.

 Lep. Una cabina di regia a palazzo Chigi stabilirà in sei mesi i Lep (livelli

Mutui e casa. I mutui a tasso variabile potranno essere rinegoziati passando al fisso, ma solo se fino a 200mila euro, con Isee fino a 35mila euro e senza ritardi nei pagamenti. Arriva la detrazione del 50% dell’Iva sull’acquisto di case di classe A e B

 Nuova Sabatini. Arrivano 150 milioni per il 2023-26 per gli investimenti delle pmi

Opzione donna. L’anticipo sale a 60 anni (riducibili di un anno per figlio fino ad un massimo di due) e per tre sole categorie di donne svantaggiate.

Ponte sullo Stretto. Per far ripartire i lavori viene riattivata la società Stretto di Messina ora in liquidazione.

Quota 103. Nel 2023 si può andare in pensione con 62 anni d’età e 41 anni di contributi. La rivalutazione automatica degli assegni è al 100% per gli assegni fino a 4 volte il minimo e dall’80 all’85% dell’indicizzazione per quelli tra 4 e 5 volte, con una riduzione per gli scaglioni più alti. Solo per il 2023 le pensioni minime salgono a 600 euro per gli over75.

 Reddito di cittadinanza. La misura-bandiera del Movimento 5 Stelle è fortemente falcidiata dalla Manovra: si va verso l’abolizione dal 2024. Verrà erogato solo per sette mesi, il prossimo anno, ai circa 440 mila nuclei familiari che non hanno al loro interno un disabile, un minorenne, o un anziano. E tutti gli altri lo percepiranno solo fino al 31 dicembre 2023, poi sarà abolito. La sfida per gli occupabili è la formazione. Inefficace nei fatti l’emendamento Lupi che abroga il termine “congrua” dall’offerta di lavoro che non si puà rifiutare: rinvia comunque alle norme del Jobs Act che definiscono, ancora una volta, le caratteristiche indispensabili dell’offerta.

Smart working. Per i lavoratori fragili, sia nel pubblico che nel privato, è prorogato

Tregua fiscale. Sono 12 le sanatorie per favorire la pace tra Fisco e contribuente. Lo stralcio delle cartelle fino a mille euro e fino al 2015 scatta da fine marzo: per le multe vengono annullati solo gli interessi ma i Comuni potranno decidere di non aderire. C’è anche il salva sport: i versamenti sospesi per il Covid potranno essere pagati a rate con mini-sanzione.

Università e scuola. Viene incrementato il fondo per le borse di studio universitarie. Per i diciottenni l’App 18 resta solo per il 2023: dal 2024, si sdoppia in due carte in

Voucher. Tornano per le prestazioni di lavoro occasionale (con limite massimo dei compensi che sale a 10mila euro) e possono essere usati nell’agricoltura, ma anche per discoteche e night-club.

Zes e Sud. Per il Mezzogiorno sono prorogate le agevolazioni fiscali per investimenti destinati a strutture produttive e nelle Zone economiche speciali.