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Augusta. Sindaco M5S vieta sbarco all’Aurelia voluto dalla Lamorgese, ma da la colpa a Musumeci


Doppio smacco per il governo Conte, Il sindaco di Augusta Cettina Di Pietro del M5S, firma un’ordinanza con la quale vieta a migranti ed equipaggio della nave quarantena Aurelia di scendere a terra dalla nave. Ieri lo stesso provvedimento era stato emesso dal sindaco Giacomo Tranchida di Trapani del PD

Per tutelare la salute dei miei concittadini, nessuna delle persone a bordo, che siano equipaggio o migranti, potrà scendere a terra”. Con una frase netta il sindaco di Augusta chiude il suo porto all’Aurelia e nega lo sbarco. Ieri lo stesso provvedimento era stato emesso dal sindaco Giacomo Tranchida di Trapani del PD.

Di fatto è uno smacco non di poco conto per Il governo Conte e per il ministro Luciana Lamorgese, non si può definire altrimenti uno stop che arriva da due sindaci che rappresentano i due principali partiti che sorreggono il governo in carica.

Dunque nel porto di Augusta nessuno sbarcherà dalla nave quarantena Snav Aurelia, partita questa mattina dal porto di Trapani, che ha a bordo circa 250 migranti fra cui 19 positivi al Covid: “Siamo in una situazione di emergenza e non possiamo permetterci di abbassare la guardia per nessun motivo e in nessun caso – dice il sindaco Cettina Di Pietro – può sembrare una decisione forte ma nessuno dovrà scendere da quella nave, il mio compito è tutelare i miei concittadini”.

Il sindaco pentastellato poi aggiunge: “Quello dei migranti è un problema che va risolto alla radice ed invece di volta in volta ci troviamo ad affrontare le situazioni, rimbalzandoci la palla da un comune all’altro. Ci vuole una soluzione a livello regionale e nazionale”. Ed ancora: “Abbiamo a che fare con una situazione di emergenza sanitaria, non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

Infine Di Pietro conclude con una stoccata al presidente Musumeci: “Siamo noi sindaci a doverci occupare di affrontare un problema che dovrebbe trovare soluzione a livello regionale e nazionale ed invece anche l’ordinanza del governo della Regione del 9 agosto, di fatto è rimasta lettera morta. Da Musumeci tante parole ma nei fatti non è stata trovata alcuna soluzione”.