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Dopo il bluff sulla lista Turturci rilancia: “Venuto meno l’entustiamo”, Bono resta sbigottito


Dopo il bluff, come nella più classica delle scene in cui c’è un tradimento, la parola d’ordine è negare, negare sempre, negare tutto. Così adesso è appena giunta la nota di Mario Turturici che tenta di spiegare perchè con un assessore già nominato e a 5 minuti dalla presentazione, abbia deciso di ritirare la lista del quinto polo.

Sono venute meno le condizioni politiche perché  il progetto che insieme abbiamo contribuito a ideare potesse avere un approdo naturale con la creazione di una nostra lista di candidati al Consiglio Comunale. – dice Turturici – È venuto meno l’originario entusiasmo, vorrà dire che continueremo a dare il nostro contributo politico senza una nostra personale candidatura.

Per noi la Politica non è un mestiere, e quindi ringraziamo i tanti amici che hanno creduto in questo progetto, augurando un sincero in bocca al lupo a tutti i candidati, con l’auspicio che la città possa scegliere la migliore proposta politica”.

Parole che suonano al dir poco assurde alle orecchie di Calogero Bono, candidato a sindaco del centro-destra, che anzi ai nostri microfoni ha bonariamente minimizzato i fatti, dicendo che purtroppo non si era riusciti a presentare la lista, ma il progetto politico ed il contestuale impegno per elezioni restava, senza troppi malumori.

Insomma, una posizione diametralmente diversa da quella di Turturici che però costringe chiunque abbia un po’ di senso logico a porsi qualche domanda: come fa a “venire a mancare l’entusiasmo” a 5 minuti dalla presentazione delle liste e con Virginia Sammarco nominata in prima battuta assessore per Bono? Che volessero ancora di più? Certamente in politica tutto può accadere, ma bisogna essere realisti e navigati e certamente Turturici, Ferrara e Messina lo sono navigati, e anche da tanto. Che, come suggerito da più parti, mancassero i nomi per chiudere la lista? Allora sarebbe stato solo un bluff, di quelli veramente azzardati, senza manco una coppia vestita in mano. Però c’è un’altra sinistra eventualità che stamattina serpeggiava e serpeggia in quell’ufficio elettorale del Palazzo di Città: E se fosse stata solo un trappola politica per danneggiare Bono?

Quel che è certo, è che Turturici come Ferrara ne hanno perso in credibilità. l’on. Giuseppe Ruvolo avrebbe sicuramente fatto meglio a non comparire per il quinto polo nei giorni scorsi, e Ignazio Messina, da segretario nazionale di Italia dei Valori – o di quel poco che ne è rimasto senza Antonio Di Pietro – ha fatto una figura polticamente addirittura più magra di quando il suo candidato a sindaco a Sciacca raccolse qualche centinaio di voti.