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Budapest sempre più insofferente verso Kiev: “Non è la nostra guerra, ma paghiamo prezzo altissimo. E’ ora di finirla”

Parole che non lasciano spazio a dubbi, l’ultima dichiarazione del ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto è di fuoco: “tutto il mondo paga il prezzo della guerra” e dice chiaramante “E’ ora di porre fine alla guerra”

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha messo definitivamente in chiaro che la guerra in Ucraina non è affare di Budapest e che non vuole averci a che fare: “Sebbene non abbiamo alcuna responsabilità per lo scoppio della guerra in Ucraina, che non è nemmeno la nostra guerra, ne paghiamo un prezzo molto alto. E’ ora di porre fine alla guerra”.

Queste le granitiche parole del primo diplomatico di Budapest che esprime posizioni che erano state esposte già in mattinata, quando era arrivato da Szijjarto l’ennesimo – ne ha fatti diversi nell’arco dei mesi – invito alla NATO a compiere ogni sforzo per evitare il coinvolgimento diretto nel conflitto armato in Ucraina o il confronto diretto con la Russia.

In un’intervista al programma di affari internazionali della CNN, Quest Means Business, dove ha espresso anche la volontà di veder finire la guerra in Ucraina, ha affermato: “Dobbiamo fare di tutto per garantire che la NATO non diventi parte del conflitto e non entri in conflitto diretto con la Federazione Russa”. “Insistiamo su questa decisione e spero che venga rispettata in futuro. Altrimenti, se la NATO dovesse scivolare in questo conflitto, rischierebbe lo scoppio della guerra mondiale”, ha aggiunto il massimo diplomatico ungherese.