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Caos tessere nel PD, Catanzaro: “Sciacca non è commissariata, ma sono aumentati i tesserati”


Michele Catanzaro, segretario del PD di Sciacca, raggiunto dai nostri microfoni, ha voluto chiarire la grave vicenda relativa al caso delle tessere fantasma del Partito Democratico nell’agrigentino.

Il caso, ha portato all’attenzionamento da parte dei vertici del Partito le liste degli iscritti in quattro grossi centri della provincia: Agrigento, Sciacca, Canicattì e Ribera.

Le irregolarità più eclatanti si sono riscontrate su Ribera, dove pare che sia in corso un commissariamento e dove in una lista iscritti partita con 111 nominativi e arrivata a quota 360 dopo alcune “integrazioni”, sarebbe risultato iscritto nel 2017 al partito anche il defunto On. Santo Tortorici deceduto nel maggio 2016.

Comunque, la commissione per il congresso e i garanti del partito avrebbero avviato una immediata verifica che riguarderebbe almeno un migliaio di nominativi in tutta la provincia.

Per il segretario cittadino saccense Michele Catanzaro – che dopo aver sentito il segretario provinciale Zambito, si dice tranquillissimo – comunque il problema non riguarderebbe assolutamente Sciacca, dove si sarebbe registrato “solo” un forte aumento dei tesseramenti, ma tutto secondo le regole; niente morti o nomi farlocchi insomma, solo la ovvia guerra delle tessere che si concluderà al congresso che deciderà chi andrà al comando della nave, tra la sinistra sopravvissuta dem ed i renziani.