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CGIL: I valori ed il ricordo di Livatino sono infrangibili!


Dopo i recenti fatti di Palermo – scrive Massimo Raso, segretario generale della CGIL –  dove è stata danneggiata una statua di Giovanni Falcone e alla vigilia del 25° Anniversario della strage di Via d’Amelio, la notizia del danneggiamento della stele commemorativa del Giudice Rosario Livatino ci indigna profondamente.

Come CGIL, nell’esprimere la nostra rabbia e la nostra indignazione, non possiamo che dire agli autori di questo miserabile gesto di non coltivare alcuna illusione, i valori ed il ricordo del Giudice Livatino, il suo martirio, il suo esempio di vita sono tutti scolpiti nell’animo di ogni persona onesta di questo Paese e sono infrangibili!

L’unico effetto che fatti come questo producono e solo quello di rafforzarci nella convinzione che la mafia va combattuta ogni giorno, che dobbiamo impegnarci con maggiore forza a radicare quei valori con l’esempio e con fatti concreti.

La lotta alla mafia, fuori da ogni retorica e da ogni “antimafia di circostanza” che abbonda sempre nelle commemorazioni e negli anniversari, si deve nutrire della concretezza: occorre arrivare alla verità ed alla giustizia sui troppi “buchi neri” che costellano la storia di questo Paese;  occorre proseguire l’impegno per restituire all’uso sociale i beni e le aziende confiscate alla mafia; occorre rafforzare i presidì di legalità e sicurezza; intensificare e trasmettere la certezza che la mafia non è invincibile e che – come diceva Falcone – come tutti i fatti umani avrà anche una fine.