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Chiesti 20 rinvii a giudizio per furti di corrente elettrica: rubavano con la complicità dei verificatori Enel


L’inchiesta della Procura di Agrigento, è stata denominata “Alta tensione”: gestori di esercizi commerciali e non solo, pagavano tangenti a personale ENEL per chiudere un occhio sui controlli e omettere di denunciare furti.

 

L’indagine partita l’8 marzo scorso, scaturisce dalla denuncia del gestore di una sala giochi ed ha portato ad alcune misure cautelari minori. L’operazione ora approda in aula per l’udienza preliminare. Nella maggior parte dei casi, secondo quanto avrebbe accertato l’indagine, erano persino i verificatori dell’Enel a suggerire ai privati allacci abusivi con l’uso del magnete o del cosiddetto “sorcio”, un sofisticato strumento collegato direttamente alla rete elettrica, capace di bypassare il misuratore.

I carabinieri in esecuzione di un’ordinanza cautelare firmata dal gip Alessandra Vella, hanno notificato i provvedimenti a due verificatori di “Enel”: Giovanni Trupiano, 60 anni di Agrigento, e Domenico La Porta, 63 anni di Naro. Nei loro confronti fu disposto il divieto di dimora nella provincia di Agrigento. Sono accusati di diverse ipotesi di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, furto, truffa e omissione di atti di ufficio. Per Luigia Vinci, 57 anni, residente a Canicattì, è stato disposto l’obbligo di firma è stato, la donna avrebbe fatto da intermediaria e procacciatrice di nuovi clienti per i due verificatori.

Nella lista dei venti indagati, – di seguito riportata – ai quali si contestano anche il furto, la truffa e la corruzione, ci sono commercianti, esercenti e professionisti.

I difensori (fra gli altri, gli avvocati Calogero Meli, Giuseppe Lauricella, Aldo Virone, Stefano Catuara, Rosario Di Proietto, Nicola Grillo e Ignazio Valenza) durante l’udienza preliminare potranno chiedere riti alternativi come il patteggiamento o l’abbreviato. Nella lista, oltre a Trupiano, La Porta e Vinci, ci sono: Gioachino Cuscio, 40 anni di Canicattì (titolare Bar del Sole); Giuseppe Modica, 45 anni di Agrigento; Simone Modica, 40 anni di Agrigento, entrambi amministratori della Alessi, titolari della Trattoria dei templi; Giuseppe Contino, 50 anni di Agrigento, cogestore del locale “Robe di kappa” ad Agrigento; Maria Santa Rallo, 50 anni, di Canicattì titolare ditta Corallo srl, e residente ad Agrigento; Salvatore Domenico Siracusa, 50 anni di Canicattì; Tommaso Cortelli, 49 anni di Agrigento; Massimo Cortelll, 39 anni, di Agrigento; Vincenzo Cortelli, 44 anni di Porto Empedocle, titolari della pescheria Primavera srl; Calogero Schembri, 44 anni, titolare di un caseificio a Montallegro; Anna Maria Farruggio, 52 anni di Naro; Pietro Failla, 44 anni di Canicattì, presunto intermediario per un accordo corruttivo; Diego Favata, 45 anni di Canicattì; Angelo Gioacchino Sanfilippo, 39 anni di Canicattì; Giuseppe Antonio La Mendola, 44 anni di Grotte; Vincenzo Palumbo, 44 anni, di Grotte e Calogero Ciulla, 44 anni, di Santa Elisabetta.