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Corea del Nord lancia nuovo missile “forse a combustibile solido” nel Mare del Giappone: allarme di Tokyo

Il leader nordcoreano Kim Jong Un aveva promesso di potenziare il suo arsenale nucleare in modi più “pratici e offensivi” e nella notte ha mantenuto la promessa

La Corea del Nord ha lanciato un nuovo tipo di missile balistico, non identificato, ma potrebbe essere “a combustibile solido”, verso il Mare Orientale, noto anche come Mare del Giappone. Lo riporta l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, che cita lo Stato Maggiore dell’esercito del Paese: “Sembra che la Corea del Nord abbia lanciato un nuovo tipo di missile balistico, forse a combustibile solido”. Si tratta di una tecnologia che da tempo è un obiettivo dei programmi militari di Kim Jong Un.

La notizia messo in allarme il governo giapponese che invitare la popolazione della regione settentrionale di Hokkaido a mettersi al riparo: “Evacuare immediatamente” e invitando i residenti a trovare rifugio all’interno di edifici. Poco dopo i funzionari della città di Asahikawa, in Hokkaido, hanno dichiarato su Twitter che il missile non sarebbe caduto vicino alla regione. “Dopo aver confermato le informazioni, non c’è alcuna possibilità che il missile cada su Hokkaido o sulle aree circostanti”, si legge nel messaggio, che cita la rete di emergenza del governo nazionale. Anche la Guardia costiera giapponese ha affermato che “non c’è più la possibilità” che il missile cada vicino a Hokkaido.

Gli Stati Uniti hanno “condannato con forza” la Corea del Nord per quello che la Casa Bianca ha descritto come il test di un “missile balistico a lungo raggio”, accusando Pyongyang di infiammare le tensioni regionali. Il lancio è stato “una sfacciata violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e… rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione”. ha dichiarato la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, aggiungendo che “il presidente Biden e il suo team di sicurezza nazionale stanno valutando la situazione in stretto coordinamento con gli alleati”.