La Corea del Nord ha consolidato i legami con la Russia e non perde occasione per sostenere pubblicamente Mosca nella guerra in Ucraina
Anche la Corea del Nord ha celebrato il primo anniversario della guerra in Ucraina e i media statali hanno colto l’occasione per accusare la Nato come causa del conflitto e definendo il coinvolgimento degli Stati Uniti un “percorso verso l’autodistruzione”. Una posizione quella Nord Coreana figlia degli ormai solidi legami con la Russia , tanto che Pyongyang ha sostenuto pubblicamente Mosca nelle dichiarazioni alle Nazioni Unite ed esprimendo sostegno al riconoscimento delle autoproclamate Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk.
Ma non basta, in un commento rilanciato dall’agenzia ufficiale Kcna, il notista per gli affari internazionali Kim Yoo-chul ha osservato “che il conflitto in Ucraina è stato il prodotto inevitabile della coercizione e dell’egemonia degli Stati Uniti e dei suoi alleati”, aggiungendo che “Se l’Ucraina non avesse preso parte ciecamente alla politica statunitense di confronto anti-russo, se avesse abbandonato gli ‘sporchi demoni’ degli Stati Uniti e promosso la riconciliazione e l’unità con i suoi vicini, la situazione non sarebbe arrivata al punto attuale in cui è così grave”. Ed ancora: “L’attuale situazione in Ucraina dimostra ancora una volta che non può esserci pace nel mondo in nessun momento a meno che la politica di forza, di tirannia e di avida aggressione degli Stati Uniti non sia terminata”.
Gli Stati Uniti non hanno gradito ed hanno accusato i Nord coreani di fornire missili e altro materiale bellico alla Russia, fornendo anche immagini satellitari sulle presunte spedizioni via ferrovia. Probabilmente ciò che asseriscono gli americani è vero, ma accusare Pyongyang di fornire armi ad un alleato, visto che l’occidente fornisce armi all’alleato ucraino, non fa altro che confermare le tesi di Kim Yoo-chul.
Redazione Fatti & Avvenimenti