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Cremlino: “La NATO mira a contenere la Russia sacrificando il popolo ucraino”

Mosca sa di essere il nemico giurato della NATO e non lo nasconde, Peskov: “Lo capiamo perfettamente e stiamo costruendo la nostra politica futura proprio in conformità a questa realtà”

In Occidente la degradano a “sindrome di accerchiamento russa”, in Russia è una verità assoluta: la NATO serve a contenere la Russia e lo sta facendo anche ora sacrificando il popolo ucraino per combattere il Cremlino. Lo afferma ancora una volta oggi il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.

“La NATO considera la Russia un avversario. La NATO è un’alleanza che è stata creata come strumento di confronto. E’ stato concepito così. La sua architettura è stata costruita in modo tale che sia, in effetti, un elemento di confronto e uno strumento di contenimento del nostro paese in un modo o nell’altro”, ha detto Peskov riportato dalla Tass.

Per questo dunque, secondo il Cremlino, “non importa che cosa ci si inventi, indipendentemente dalle dichiarazioni che possono essere fatte, lo scopo principale dell’alleanza è esattamente questo” e “naturalmente, l’alleanza sta analizzando la situazione. L’alleanza vede lo stato reale delle cose. Per ora, l’alleanza non abbandona i suoi piani per contenere la Russia e, di fatto, di usare il popolo ucraino come agnello sacrificale nella lotta contro la Russia. Lo capiamo perfettamente e stiamo costruendo la nostra futura politica proprio in accordo con questa realtà. L’operazione militare speciale continua”, ha sottolineato Peskov.

Le parole del Cremlino sono una risposta chiara alle dichiarazioni del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg che in vista della riunione del 28-29 novembre dei ministri degli Esteri dell’alleanza atlantica a Bruxelles ha dichiarato che l’incapacità dell’Ucraina di spostare la linea del fronte – malgrado l’ampia assistenza della NATO – conferma che la Russia non dovrebbe essere sottovalutata e che la NATO deve ancora continuare a sostenere Kiev poiché una vittoria militare russa metterebbe in discussione la sicurezza dell’alleanza.