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Crosetto: Putin può distruggerci: se apre i porti libici arrivano 200mila disperati al giorno e in una settimana ci arrendiamo

“A Putin non serve sganciare una bomba nucleare sull’Europa, ma gli basta aprire i porti libici: può spedirci duecentomila disperati al giorno. Tempo una settimana e ci arrendiamo. Ha visto le scene di Melilla, la scorsa settimana?”

Sono le parole di Guido Crosetto rilasciate in un’intervista a Pietro Senaldi condirettore di Libero Quotidiano. Secondo il ragionamento di Crosetto, Putin può distruggere l’Italia senza bisogno di sganciare bombe, ma semplicemente aprendo i porti della Libia, che controlla tramite il generale Khalifa Haftar, vero dominus di una parte della Regione, l’altra parte è controllata dalla Turchia di Erdogan, da sempre “morbido” con i russi. Una previsione facilmente realizzabile da Mosca e senza costi, né economici né in vite umane, ma sufficiente a fare collassare l’Italia in pochissimo tempo.

L’ex deputato fondatore di Fratelli d’Italia fa una riflessione su quanto è accaduto in questi anni:Se Gheddafi fosse ancora in Libia potremmo fregarcene di petrolio e gas russi. Ero sottosegretario alla Difesa quando l’Italia decise di far la guerra alla Libia. Mi alzai urlando siete dei pazzi finché non fui zittito con durezza dall’allora Presidente della Repubblica, che la voleva a tutti i costi”.

Crosetto spiega quanto la politica sia spesso incapace di difendere gli interessi del Paese: “L’Italia prendeva dalla Libia il 70% del petrolio di cui aveva bisogno, per non parlare del gas. Se a Tripoli ci fosse ancora Gheddafi, Putin per noi peserebbe molto meno, per il suo gas. Invece in Libia oggi ci sono russi e turchi…”.

Quindi con queste premesse conclude Crosetto: “A Putin  non serve sganciare una bomba nucleare sull’Europa, ma gli basta aprire i porti libici e può spedirci duecentomila disperati al giorno. Tempo una settimana e ci arrendiamo”.

“Ha visto le scene di Melilla, la scorsa settimana? La polizia spagnola che sparava sui clandestini?”. – Chiede Crosetto al direttore che lo sta intervistando – “Stiamo creando le condizioni perché accada in futuro per masse enormi. Si ricorda il film Zombie, quando gli umani asserragliati sparavano su un esercito di cadaveri che li pressava? Ecco: tra un paio di decenni l’Africa avrà due miliardi e mezzo di persone e ne potrà sfamare solo un miliardo. Gli altri saranno dei morti che camminano che spinti dalla fame e dalla povertà dovranno salire verso nord”.