Redazione F e ADaniela Musso, originaria di Ribera, ma da anni trasferita al nord, circa un anno fa sui social, aveva lanciato uno straziante appello: “Sto morendo, ridatemi i miei bimbi”, alla donna infatti gli assistenti sociali avevano tolti i suoi due figli perché malata
“Mi hanno tolto i bambini – scriveva Daniela su suo profilo facebook – . Vedo i miei figli in comunità un’ora al mese. Io non ho fatto niente, ho solo avuto problemi di salute. Sono malata, sto morendo, aiutatemi. Voglio i miei figli”. Parole strazianti che hanno commosso tutti.
Oggi però a distanza di un anno e dopo svariate peripezie, con l’assistenza legale dall’avvocato Zito, Daniela ha finalmente ottenuto l’affidamento, – al momento solo parziale – del figlio più piccolo, perché non più adottabile. Un cavillo legale, ma che ha come effetto il ritorno immediato del piccolo tra le braccia della mamma, al momento solo una volta a settimana e nei week end.
Il tribunale di Milano, a fronte di questa decisione, nella sentenza definitiva, ha imposto al cugino della donna l’obbligo di “assicurare alla coppia genitoriale gli interventi di carattere supportivo anche di tipo domestico ed essenziale, necessari a garantire la positiva realizzazione del progetto di intervento strutturato a tutale del minore”. Un lieto fine dunque per Daniela Musso. ma solo a metà, si attende infatti la decisione sul secondo figlio, ma in famiglia dopo la prima sentenza, sono ottimisti.
