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Decoro in centro. Simone Di Paola: “Istituire osservatorio”


Il consigliere al civico consesso saccense Simone Di Paola interviene sullo stato del decoro urbano.

di-paola - simone

“Lo stato di permanente sporcizia in cui si trovano ormai da mesi il vicolo Francipane, i vicoli attigui la via Garibaldi e la via Roma e la zona che dalla “chiazza” conduce a Santa Caterina, ormai eletti, per chissà quali ragioni, da qualche imbecille, quali luoghi di vandalismo e di inciviltà, altro non sono che il paradigma ed il simbolo di una situazione di più complessiva degenerazione che riguarda diversi altri siti limitrofi e che non possiamo più tollerare”.

 

“Mi rendo conto della difficoltà ad individuare, con le risorse umane e finanziarie date, interventi decisivi a porre fine a tale incresciosa situazione; d’altra parte – afferma il consigliere – non si può certamente pensare che residenti, commercianti e frequentatori di quei luoghi possano vivere oltre in una sorta di porto franco delle regole, dove l’impunità la fa da padrone e dove il degrado e la sporcizia regnano incontrastati.

Occorre a mio avviso uno sforzo collettivo per individuare misure ed accorgimenti in grado di elevare l’asticella del controllo, della vigilanza e della cosiddetta tolleranza zero, di cui finora a dire il vero si è visto ben poco e che ancora non si capisce come dovrebbe trovare concreta applicazione

Occorre elevare, non solo i controlli, specie notturni, ma anche l’aspetto sanzionatorio e punitivo, irrogando, laddove possibile, pene esemplari a quanti ritengono di poter violentare i nostri luoghi più belli nel convincimento di poterla fare franca.

Occorre elevare tale tema quale prioritario nell’agenda di questi ultimi scampoli di mandato, attraverso una comune riflessione su come manifestare attenzione e vicinanza a quanti vivono da mesi ormai in una sorta di incubo.

Soprattutto occorre coinvolgere i diretti interessati in questa riflessione, – conclude Di Paola – coloro che vivono quotidianamente questo inferno, convocarli in Comune, ascoltarne le ragioni e cogliere possibili suggerimenti e proposte, affinché essi abbiamo la percezione che le istituzioni cittadine non li hanno dimenticati ed al contempo possano concorrere loro stessi all’individuazione di soluzioni o di interventi utili alla bisogna.

Sarebbe per esempio utile la costituzione di un tavolo o meglio ancora di un Osservatorio permanente sul tema della difesa di questi luoghi, alla presenza di amministratori, forze dell’ordine e cittadini, così che chi oggi ritiene di poter insozzare e vandalizzare la nostra città, sappia che da domani avrà il fiato sul collo da parte di chi non è più disposto a tollerare una simile inciviltà”.