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Decreto Natale. Obbligo mascherine, tamponi per tutti, green pass ridotto a 6 mesi, bocciato obbligo vaccino nella P.A.

Il governo ieri sera ha approvato il nuovo decreto di Natale sulle regole per la pandemia: l’obbligo del vaccino nella P.A. non passa, mentre anche per i vaccinati c’è l’obbligo di mascherina per accedere a tutti gli eventi pubblici

Il Consiglio dei ministri nella tarda serata di ieri ha approvato all’unanimità il decreto legge con le nuove norme. Rispetto alle anticipazioni, l’unica differenza sostanziale e nell’obbligo del vaccino nella P.A., che PD e 5 Stelle e non solo volevano, ma che non è passato.

Queste le novità nel dettaglio

Scende ancora la durata del green pass. “Dal 1° febbraio 2022 – spiegano fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia col premier Mario Draghi – riduzione della durata del green pass vaccinale da 9 a 6 mesi”. Non solo. “Con ordinanza del Ministro della salute – viene inoltre spiegato – il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”. La ‘sforbiciata’ dei tempi per avere il booster è all’attenzione degli esperti.

Mascherine FFp2 e obbligo

Torna l’obbligo di mascherine all’aperto, anche in zona bianca. In particolare in alcune circostanze sarà obbligatoria la Ffp2. Anche per assistere ad una partita di calcio o ad un incontro di basket o pallavolo sarà obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. Fino alla fine dello stato di emergenza, si legge nel testo, per “gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso e all’aperto è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2”. In stadi e palazzetti, così come in cinema e teatri, sale da concerto, locali con musica dal vivo all’aperto e al chiuso, è vietato il consumo di cibi e bevande.

Super green pass al banco e stop cibo al cinema

Fino al 31 gennaio si prevede l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato – dunque in possesso di vaccinati e guariti dal Covid- alla ristorazione al chiuso anche al banco. Non solo. Stop ai popcorn al cinema e alle birre allo stadio. Si vieta, infatti – chiariscono le stesse fonti – “il consumo di cibi e bevande, al chiuso, in cinema, teatri e per eventi sportivi”.

Super pass anche per musei e palestre

Dal 30 dicembre l’accesso a musei e luoghi di cultura, piscine, palestre e sport di squadra, centri benessere e centri termali, centri culturali, sociali e ricreativi, sale gioco, sale bingo e casinò sarà consentito solo a chi ha il super green pass, dunque solo ai vaccinati e ai guariti. E’ quanto prevede l’articolo 7 della bozza del decreto che introduce le misure per le festività. Dall’obbligo sono esclusi i minori di 12 anni e i soggetti esentati dalla campagna vaccinale

Super green pass nelle piste da sci

Tra le ipotesi al vaglio del governo, c’è anche la possibilità di estendere il super green pass -ovvero il certificato verde in possesso di vaccinati e guariti dal Covid- agli impianti di risalita sulle piste da sci. Lo riferiscono fonti di governo.

Feste con 3^ dose o tampone

Dal 30 dicembre e fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19, “l’accesso alle sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi o feste comunque denominate, aperti al pubblico, è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde Covid-19, rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo successivo al ciclo vaccinale primario”. L’accesso è consentito anche a chi abbia fatto due dosi di vaccino o sia guarito dal Covid e presenti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare.

Stop a feste all’aperto

Saltano le feste in piazza per fine anno. Un divieto che andrà avanti fino al 31 gennaio. Il governo ha deciso di introdurre, fino al 31 gennaio, “il divieto di eventi e feste che implichino assembramenti all’aperto”.

Stop alle discoteche fino al 31 gennaio

Fino al 31 gennaio prossimo le attività di sale da ballo e discoteche e attività similari resteranno chiuse. Lo ha detto il ministro della salute Roberto Speranza al termine del Cdm

Controlli con tamponi in porti, aeroporti, frontiere

Per contenere il Covid “gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera” effettuano, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso in Italia. In caso di esito positivo al viaggiatore “si applica la misura dell’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni, ove necessario presso i Covid Hotel, previa comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio in modo da garantire la sorveglianza sanitaria per tutto il periodo necessario”. I controlli saranno effettuati dagli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera e di assistenza sanitaria al personale navigante (Usmaf-Sasn) del ministero della salute mediante le risorse disponibili a legislazione vigente.

Stanziati 9 mln per screening scuola

Per “assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi postivi nelle scuole”, il ministero della Difesa “assicura il supporto a regioni e province autonome nello svolgimento delle attività di somministrazione di test” per la ricerca del Covid e nelle operazioni di “analisi e di refertazione attraverso i laboratori militari” presenti sul territorio. E’ prevista una spesa di 9 milioni “per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori militari e garantire il corretto espletamento delle attività” per il 2022.

Per l’accesso alle Rsa ci vorranno 3 dosi di vaccino o 2 dosi e tampone

Per l’accesso dei visitatori alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice, sarà necessario avere la terza dose di vaccino fatta o due dosi di vaccino e un tampone antigenico rapido o molecolare.

4,8mln a proroga nel 2022 vaccini in farmacia

Le disposizioni in materia di somministrazione dei vaccini in farmacia “si applicano fino al 31 dicembre 2022”. Lo prevede la bozza del nuovo dl anti Covid per le festività all’esame del Consiglio dei ministri. “Ai relativi oneri – si legge nel testo – quantificati complessivamente in euro 4.800.000,00 si provvede” con le risorse del Fondo per l’acquisto di vaccini e farmaci istituito nella manovra del 2020.